Si incontrano, ancora una volta, il mondo virtuale e quello reale; e lo fanno in funzione dei benefici sociali di cui lo sport è portatore sano. Parliamo degli eSport e del nuovo progetto “Vinciamo Insieme: l’eSport per l’inclusione sociale” promosso dalla Figc – Lega nazionale dilettanti e patrocinato da Rai Umbria. Un’iniziativa che guarda al futuro, ma che insiste nel ricordare che l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie applicate alla quotidianità rappresentano già una parte importante del presente.
Il progetto pilota è partito dalla Comunità Incontro di Molino Silla, Amelia, luogo in cui è stato quindi presentato di fronte al Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, al presidente della Lnd Giancarlo Abete, e al capo struttura della Comunità Incontro Onlus, Giampaolo Nicolasi.
“Vinciamo Insieme: l’eSport per l’inclusione sociale”: cos’è e come funziona
Un legame complesso quello tra l’universo virtuale e quello reale. Tuttavia, si tratta di una rete le cui maglie si stringono e si intelaiano in maniera velocissima. E lo sa bene chi punta su questa dicotomia: i due universi devono e dovranno convivere. Allora perché non lavorare su qualcosa che possa produrre profitti in termini di inclusione sociale?
Parte da questo presupposto il progetto “Vinciamo Insieme: l’eSport per l’inclusione sociale” che, attraverso il calcio virtuale (dunque, giocato in rete con la PlayStation), intende lavorare non solo sull’inclusione e sull’aggregazione, ma anche sulle dipendenze e la ludopatia.
L’idea, spiega l’organizzazione, è arrivata durante le prime fasi del lockdown, quelle più rigide e serrate, dove l’isolamento è stato intervallato proprio dalle comunicazioni e dall’intrattenimento di natura digitale.
Le attività di calcio virtuale della Lega Nazionale Dilettanti, dunque, hanno mosso i primi passi nel 2020. Da allora sono stati realizzati dei veri e propri campionati di eSerieD, eFemminile, i tornei LND eCup e delle Regioni, oltre a due competizioni internazionali per un coinvolgimento totale di 3.500 giocatori che includono anche oltre 10 campionati regionali (eSerieE).
L’incursione del Terzo Settore: le nuove sinergie tra sport e Terzo Pilastro
E c’è un motivo ben preciso se è stata la Comunità Incontro Onlus a ospitare il battesimo del progetto: nel febbraio del 2024, infatti, sarà proprio la Comunità la prima istituzione del Terzo Settore ad essere inserita nelle competizioni di calcio virtuale nazionali della Lega Nazionale Dilettanti, con un proprio team eSport ufficiale. Si qui fa riferimento a giovani che hanno intrapreso un percorso di riabilitazione (inerente alle dipendenze di cui la Comunità si occupa dal 1963, clicca qui per approfondire).
Per la Lega Nazionale Dilettanti il lancio di “Vinciamo Insieme” va così a decretare una collaborazione interessante tra il mondo dello sport e le istituzioni del Terzo Settore. Ciò fa in modo che venga posto in essere nuovo standard per progetti di inclusione attraverso l’e-sport, un valido strumento per la crescita personale e collettiva.
L’obiettivo è, altresì, estendere questa attività all’intero territorio nazionale così che il messaggio diventi virale e che le prospettive sull’interazione, il gioco e la dipendenza possano mutare.
Il commento del Ministro Abodi: “Credo che la relazione fra lo sport praticato e quello virtuale debba essere stretta”
“Tutto quello che porta al miglioramento della socialità e delle relazioni, va sostenuto e organizzato”, ha spiegato Abodi, durante il proprio intervento di questa mattina, 11 dicembre, in occasione della presentazione del progetto.
Poi ha proseguito: “Credo che la relazione fra lo sport praticato e quello virtuale debba essere stretta perché lo sport ‘vissuto’ non può fare a meno della tecnologia, così come troppa tecnologia senza la pratica fisica rischia di penalizzare la socialità e di creare anche dipendenze pericolose. Credo nel rapporto fra questi due elementi e il progetto presentato oggi va proprio in questa direzione“.