Festival del Cinema di Venezia 2024: lo sport conquista il grande schermo

Cala il sipario sull’81esima Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia. Dopo giorni di dibattiti, red carpet e proiezioni, il Lido saluta le star e gli appassionati di cinema, lasciandoci una ricca selezione di film da scoprire.

Il Festival, da sempre vetrina per le opere cinematografiche più innovative e acclamate, ha dedicato quest’anno un’attenzione particolare al mondo dello sport. Tra le pellicole in concorso e fuori concorso, si sono distinte diverse opere che hanno saputo coniugare la passione per il cinema con quella dello sport, offrendo al pubblico un’esperienza visiva coinvolgente e ricca di emozioni.

Dalle storie di atleti che hanno sfidato i propri limiti e combattuto le proprie sfide, fino a riflessioni più profonde sull’impatto sociale e culturale dello sport, anche per il 2024 è stato presentato un panorama variegato di film e cortometraggi che hanno sfiorato le diverse sfaccettature di questo universo.

Tra le pellicole inerenti allo sport hanno avuto maggior successo due documentari e un cortometraggio.

I due documentari, che hanno in comune lo sfondo calcistico, trattano temi completamente diversi: se “Fragile” racconta l’ultima stagione del giocatore della Juventus Nicolò Fagioli compromessa dal tunnel della ludopatia, il film-documentario “Seydou – Il sogno non ha colore” narra la storia di un ragazzo che ha come sogno nel cassetto il desiderio di diventare un calciatore professionista, ma deve fare i conti con il razzismo.

Il cortometraggio invece, intitolato “Between Waves”, conduce in un viaggio intimo attraverso la carriera della velista Francesca Clapcich, svelando le difficoltà personali e professionali che l’hanno condotta al successo nel competitivo mondo della vela d’elite.

Venezia 2024: dall’inferno delle scommesse online alla ribalta internazionale: il docu-film su Nicolò Fagioli

Il caso Fagioli, dalla maxi squalifica al trionfante ritorno in campo e alla convocazione degli Europei, è stato raccontato in un film-documentario prodotto dallo Juventus Creator Lab Original.

 

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È stata la Juventus stessa a presentare un nuovo progetto che va ben oltre il semplice intrattenimento.
Come spiegato da Mario Castellaneta, media director del club: “questa produzione è unica nel suo genere e mira a trasmettere un messaggio profondo, soprattutto alle giovani generazioni”.

Attraverso l’esperienza del giocatore classe 2001, il progetto intende sottolineare l’importanza del confronto e del dialogo, soprattutto nei momenti più difficili. Un messaggio potente che si inserisce perfettamente nel contesto attuale, dove l’isolamento e la paura del giudizio sono sempre più diffusi.

Il team bianconero aveva precedentemente diffuso una nota ufficiale in cui approfondiva le vicende del giovane centrocampista.

Oltre a confermare il pieno sostegno al calciatore, il club piemontese ha voluto evidenziare, partendo dalla proiezione di Venezia, l’aspetto umano di questa vicenda, invitando a guardare oltre la cronaca sportiva: “la storia di Nicolò Fagioli è molto più di una semplice notizia di cronaca”, si legge nel comunicato, “è la storia di un ragazzo che, come tanti altri, ha inseguito un sogno, lo ha realizzato e si è poi trovato a dover affrontare una sfida inaspettata. Le scommesse, la squalifica, l’attenzione mediatica sono solo alcuni degli episodi di un percorso complesso, che merita di essere raccontato nella sua interezza”.

Il grande schermo e il campo da calcio che si incontrano per combattere un nemico comune: il razzismo

L’attore Seydou Sarr, vincitore del Premio Mastroianni a Venezia 2023, è tornato al Lido di Venezia per un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo il successo internazionale di “Io capitano”, questa volta l’attore senegalese è protagonista di un documentario a lui dedicato, intitolato “Seydou – Il sogno non ha colore”, diretto da Simone Aleandri.

 

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L’opera, prodotta da Wonder Project, Rai Cinema e Lega Serie A, svela un ritratto intimo di un ragazzo che, fin da bambino, ha coltivato la passione per il calcio. Ma la vita, a volte, riserva delle sorprese: un casting casuale lo ha catapultato sul set del film di Matteo Garrone, offrendogli un’opportunità unica nel mondo del cinema.

Gli stadi italiani sono stati il palcoscenico di un viaggio straordinario, intrapreso da Sarr per indagare a fondo sul tema del razzismo nel calcio. Tra un autografo e una foto, il giovane talento ha avuto il privilegio di incontrare e scambiare due parole con campioni affermati del campionato italiano come Adli, Banda, Dybala, Danilo, Messias e Okoye e pilastri del calcio come: Francesco Totti, Christian Panucci, Ciro Ferrara e Bernardo Corradi.

Un’esperienza unica, quella proiettata a Venezia, che ha permesso a Sarr di dialogare con i suoi idoli e di riflettere sulla persistenza di pregiudizi e discriminazioni nel mondo dello sport e nella società in generale.

Attraverso interviste toccanti e immagini suggestive, il documentario solleva interrogativi importanti sulla diversità e sull’impegno civile, invitando gli spettatori a riflettere sui temi più attuali della nostra società.

“Between Waves”: il viaggio della campionessa Francesca Clapcich

Il 7 settembre scorso, in occasione dell’ONA Short Film Festival, è stato presentato “Between Waves”. Il film, diretto da Luke Kaneb e prodotto da 11th Hour Racing, accompagna lo spettatore in un viaggio emozionante sulla carriera della velista Francesca Clapcich, svelando i segreti che l’hanno portata ai vertici della vela mondiale.

 

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La triestina, oltre a vantare un curriculum incredibile con due partecipazioni olimpiche, una vittoria nella “The Ocean Race” e un’esperienza nella Coppa America, è altresì diventata un’ambasciatrice dei valori dell’inclusività e sostenibilità nel mondo dello sport.

Sono molto emozionata, è la prima volta in tutta la mia vita che partecipo a un festival cinematografico in cui c’è un film su di me, sulla mia storia e sull’incredibile collaborazione con 11th Hour Racing. Sono felice che la vita all’aria aperta, l’impegno e lo sport stiano diventando temi sempre più globali e che le persone vogliano riempire le sale per guardare i film e avvicinarsi a temi nuovi e diversi.

Da parte mia, ho messo il mio tempo, la mia storia, il mio passato e il mio futuro in questo film. Non vedo l’ora di ricevere il contributo di chi lo vedrà, mi darà una motivazione in più per fare meglio in futuro e per riflettere sul messaggio che lanciamo” ha dichiarato la velista italo-america.

Ma “Between Waves” non è solo un documentario sportivo. È anche un’immersione nella natura, un’esplorazione dei limiti umani e un invito a sognare in grande.
Il film mostra come la vela possa essere molto più di uno sport: è un modo di vivere, un’opportunità di crescita personale e mezzo per connettersi con se stessi e con il mondo.

Articolo realizzato con il contributo di Matteo Perito

Riconoscimento editoriale: Tanya Vasilek / Shutterstock.com ID 2509438609

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