Politiche socio-sanitarie: al Senato un convegno sul dialogo tra Sanità e Terzo Settore

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Il convegno di Salute plus per far dialogare la Sanità con il no-profit

Riflessioni profonde, contributi di valore, esperienze personali, visioni e condivisioni di idee, ma anche best practice. Il convegno “La sfida della nuova sanità: dialogare con il terzo settore”, promosso da Salute Plus aps su iniziativa del Senatore Lucio Malan e tenutosi al Senato lo scorso 1° ottobre, ha posto l’accento sul rapporto tra il Welfare State di natura pubblica e la cosiddetta Welfare Community, ossia l’insieme di politiche sociali e di interventi garantiti da soggetti non pubblici, come gli Enti del Terzo Settore.

Pubblico e privato sociale non possono essere più contrapposti, né tanto meno il secondo può sostituirsi al primo. Le difficoltà della finanza pubblica, i servizi sempre più costosi e i nuovi bisogni di salute da parte dei cittadini spingono i protagonisti del sistema socio-sanitario ad integrare le due tipologie di welfare. Una sfida importante, ma anche delicata.

Zaffini: “Il Terzo Settore è un facilitatore importante”

L’integrazione socio-sanitaria – ha affermato a risorse.news il Senatore Francesco Zaffini, Presidente della 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) – è il segreto per tentare di porre rimedio ai bisogni di cura inespressi di questo Paese, messi in risalto soprattutto dal covid.

Il Terzo Settore è un facilitatore importante, basti pensare alle associazioni dei pazienti, all’associazione dei familiari che affiancano e completano l’offerta del nostro servizio sanitario nazionale specialmente per quei servizi che rientrano nella domiciliarietà, nella presa in carico effettiva del paziente, della persona e non solo della patologia. Parliamo di passaggi che senza il Terzo Settore sarebbero difficili“.

Anche le associazioni sportive iscritte al RUNTS contribuiscono alla salute degli italiani

In Italia, stando al rapporto RUNTS 2024 di UnionCamere, il 13,1% delle realtà iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore opera nel la sanità, garantendo servizi che spaziano dal trasporto alle attività di soccorso e prevenzione, passando per il supporto a familiari e care giver, all’assistenza di soggetti fragili e alla raccolta fondi. Il loro impatto è notevole, ma non può essere considerato l’unico degno di nota. Alla promozione della salute, del benessere e dei corretti stili di vita dei singoli cittadini un contributo importante è fornito altresì dalle associazioni a carattere ricreativo-sportivo.

Sta dentro la logica del cosiddetto One Health – aggiunge il Senatore Zaffini – e della prevenzione primaria e secondaria. In questo momento, in Commissione stiamo discutendo due disegni legge, uno a prima firma della collega Sbrollini, quindi dell’opposizione, e uno del collega Marcheschi, quindi della maggioranza. Lì porteremo avanti e spero di produrre, entro la fine dell’anno, una delega al governo per mettere lo sport in ricetta. Lo sport, insomma, sarà considerato come terapia”.

Il Ministro Schillaci sulla collaborazione tra pubblico e privato sociale

Il coinvolgimento del Terzo Settore nella definizione delle politiche socio-sanitarie e nella loro programmazione ed attuazione è ormai un fatto strategico. Perché, come ha ribadito il Ministro Schillaci in una nota inviata agli organizzatori del convegno, la collaborazione tra pubblico e privato sociale non è solo una questione di efficienza, ma anche di equità e qualità nell’assistenza.

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