Limite e diritto. Sono queste le due parole chiave del discorso di Alessandra Locatelli, Ministra per le disabilità, pronunciate all’Università LUMSA lo scorso 28 aprile 2025, durante il convegno su “Lo sport paralimpico generatore di speranza”. Due parole, in questo contesto, opposte, che intaccano la libertà della persona. Limite dovuto sia dall’ambiente sia dalle persone; diritto, poiché è un diritto di tutti poter avere le stesse opportunità, la stessa considerazione e il medesimo rispetto.
La Ministra in questa giornata ribadisce le condizioni inumane che le persone con disabilità vivono ogni giorno, dovute, in parte, a “barriere architettoniche”, ma non solo. In merito a questo, afferma: “I limiti sono quelli dettati, purtroppo, dall’ambiente. Quelle famose barriere architettoniche che, è anche un po’ banale dirlo, ci sono, esistono ancora. […]” Perché rimuovendo, tutti insieme, ogni tipo di ostacolo, non solo architettonico, aggiunge la Ministra, “[…] allora non ci sono limiti per nessuno.”.
Disabilità: l’accessibilità universale non è una questione del singolo
La Ministra Locatelli parla poi di accessibilità universale: “[…] È un diritto di tutti l’accessibilità universale, perché lo dice la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. È ancora un obiettivo che dobbiamo raggiungere. Dobbiamo lavorare insieme come istituzioni, mondo privato, terzo settore, singoli cittadini, perché quando facciamo qualcosa lo possiamo fare per tutti.”
Garantire a tutti le stesse condizioni e possibilità, vuol dire altresì consentire alle persone con disabilità di essere indipendenti. Per questo motivo bisogna creare spazi, edifici, trasporti, sistemi di comunicazione e informatici accessibili a tutti.
Oggi si cerca di combattere per un’inclusione sociale maggiore rispetto a prima. Abbattere le barriere architettoniche, fisiche e “sensoriali”, affinché nessuno debba sentirsi escluso, è un dovere comune.

Il cuore della riforma della disabilità
“Siamo tutti persone. Tutti con gli stessi diritti e dobbiamo avere tutti le stesse opportunità.”, così la Ministra cita Papa Francesco, promuovendo l’uguaglianza e il diritto di accessibilità per tutti. A tal proposito, richiama durante il suo discorso la riforma sulla disabilità: “[…] Abbiamo un’occasione di grande cambiamento nel nostro Paese che è la riforma della disabilità. […] Questa riforma è un’occasione per mettere sullo stesso piano alcuni elementi essenziali della vita. Nella vita di tutti noi.”
La riforma è stata avviata nel 2024, ma all’inizio del 2025 è stata attuata una sperimentazione in alcune regioni italiane. L’obiettivo è quello di mirare a semplificare e a unificare le procedure di accertamento sulla disabilità, migliorando l’esperienza delle persone e riducendo i tempi di burocrazia.
“La riforma della disabilità che stiamo attuando introduce un nuovo sguardo, vedendo in ogni persona le potenzialità e non i limiti. Il passaggio dall’assistenzialismo alla valorizzazione di ogni persona è fondamentale per ribaltare la prospettiva e non lasciare indietro nessuno.”, aveva spiegato al Senato la Ministra Locatelli, in occasione di un suo intervento in Commissione straordinaria per la tutela e promozione dei Diritti Umani.
Per poi aggiungere: “Il decreto 62 del 2024, cuore della riforma semplifica il sistema di accertamento dell’invalidità civile, eliminando le visite di rivedibilità, introduce il Progetto di vita, e garantisce la presa in carico della persona con disabilità superando le estreme frammentazioni tra le risposte sanitarie, socio sanitarie e sociali. Si introduce inoltre il principio dell’accomodamento ragionevole e si aggiorna il linguaggio sulla disabilità, abolendo dalle leggi ordinarie parole come handicappato e portatore di handicap, per parlare finalmente di Persone, Persone con disabilità”.
Questa riforma non è solo normativa, ma una sfida culturale, che muove ed invita a cambiare mentalità. Porta le persone a volgere lo sguardo oltre la semplice visione personale. È un passo fondamentale verso una società più giusta, inclusiva e rispettosa dei diritti umani.
“[…] La sfida per il futuro è di non girarsi dall’altra parte, ma di lavorare tutti insieme come una vera squadra per costruire un futuro migliore per tutti.”. Con queste parole, rilasciate al termine del suo intervento al convegno “Lo sport paralimpico generatore di speranza”, la Ministra Locatelli invita l’opinione pubblica ad una maggiore responsabilità sociale.
Foto copertina: ID Shutterstock 2234279415 | Fotografo: Antonio Balasco