I minori rappresentano il futuro, certo. Ma perché ne diventino davvero protagonisti e possano realizzare cose incredibili, è il loro presente che va salvaguardato. Stiamo facendo tutti abbastanza in tal senso? Le ultime rilevazioni del Telefono Azzurro, indagate durante il convegno tenutosi nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Il silenzio non protegge. L’abuso sessuale è un problema di tutti” non ne conviene. Nel caso specifico il riferimento è alla tutela delle bambine e dei bambini nel mondo digitale in riferimento alla facilità con cui vengono adescati e, nei casi peggiori, abusati.
Se ne è parlato, tra l’altro, in occasione della Giornata contro la pedofilia e la pedopornografia e a ridosso della Giornata dei Bambini, voluta dal Vaticano, per celebrare i più giovani e le loro immense possibilità.
L’indagine del Telefono Azzurro e i numeri dell’IWF
Ernesto Caffo, Presidente del Telefono Azzurro, ha dal principio inteso ricordare l’importanza e l’urgenza di “proteggere ogni individuo, specialmente i bambini, anche nell’ambiente digitale”, parole che riprendono quanto espresso più volte da Papa Francesco, sempre attento a chiedere maggiori forme di tutela nei confronti dei minori.
“Occorre lavorare a una nuova alleanza fra istituzioni e forze educative – ha detto quindi Caffo – per esortare ancor più la società nel proteggere i minori. Ed è proprio questa riflessione che vogliamo portare al centro“.
Nell’Unione Europea – si è rilevato durante l’incontro – si stima che 1 bambino su 5 abbia subito una qualche forma di violenza sessuale (rapporto Violence against children in the European Union, ottobre 2024).
Numeri supportati, anzi, aggravati dal Rapporto Annuale 2024 Internet Watch Foundation (IWF) che raccoglie tutte le segnalazioni arrivate durante l’anno. L’IWF è un ente non profit che ha sede a Cambridge. Il suo compito è “minimizzare la disponibilità di contenuti di abusi sessuali online, in particolare immagini e video di abusi sessuali su minori ospitati in qualsiasi parte del mondo e immagini non fotografiche di abusi sessuali su minori nel Regno Unito”. Pertanto, i dati si riferiscono alla GB, ma danno una dimensione di quanto esteso possa essere il fenomeno della pedopornografia online.
Tecnicamente, l’IWF ha registrato nel 2024 424.047 segnalazioni (che si traduce in un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente): 424.031 erano segnalazioni di URL o provenienti da servizi di segnalazione di minori; 16 segnalazioni di newsgroup; 267.788 (63%) provengono dal lavoro proattivo degli analisti. 74 secondi: il tempo che intercorre tra una segnalazione e l’altra.
Ancora guardando alle segnalazioni, nel Bel Paese il Telefono Azzurro ha annoverato un aumento del 17% rispetto al 2023. Guardando invece al 2024, la linea d’ascolto del 114 (Emergenza Infanzia, il servizio di pubblica utilità realizzato e promosso dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia – Presidenza del Consiglio dei Ministri e portato avanti da Telefono Azzurro) ha dovuto confrontarsi con ben 192 casi di ‘Abuso sessuale’ di un minore. Parliamo di quasi 16 segnalazioni al mese.
“Sono dati allarmanti e che rappresentano soltanto la punta dell’iceberg”. Il punto è che il 79,6% dei casi portati all’attenzione dell’Ente riferiscono di episodi online. Le Regioni che hanno portato maggiori richieste di aiuto sono la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna.
L’impatto dell’intelligenza artificiale: dalle immagini alla realtà
Sebbene nel 2020 il Centro per l’Intelligenza Artificiale e la Robotica dell’UNICRI e il Ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti abbiano lanciato l’iniziativa AI for Safer Children (AI4SC) “nel tentativo di contrastare lo sfruttamento e l’abuso sessuale dei minori online attraverso l’esplorazione di nuove soluzioni tecnologiche, nello specifico l’IA”, il fenomeno non tende ad arrestarsi.
Un altro enorme pericolo è rappresentato dalle immagini di abusi prodotte dall’IA che sono in continuo aumento e sempre più pericolose. Indicano un atto e arrivano a tutti, indistintamente dall’età e dalle facoltà di distinguere cosa sia giusto o sbagliato. Inutile poi evidenziare i messaggi sottintesi.
L’IWF ancora nel report 2024 parla, relativamente alle immagini di abusi generate da IA, di un aumento esponenziale del 380% rispetto all’anno precedente.
L’IA è sempre più accessibile e semplice da utilizzare. E questo è un dato di fatto. “Le immagini e i video sessuali di bambini generati dall’intelligenza artificiale – spiega l’Ente – sono estremamente dannosi, soprattutto perché la creazione di queste immagini utilizza volti o corpi di bambini reali, sia direttamente nelle immagini stesse sia utilizzati dietro le quinte come strumento di addestramento per i generatori di intelligenza artificiale”.
Serve di certo una legislazione precisa, ma serve anche educare alla gestione dello strumento digitale in maniera adeguata, dall’immagine alla realtà è un passo. Sempre più breve. Sempre più rapido.