Giubileo degli sportivi, ricorre il tema della condivisione, CNG: “un’occasione di partecipazione”

Sabato 14 e domenica 15 giugno Piazza del Popolo si è trasformata in un unico grande villaggio dello sport in occasione del Giubileo degli Sportivi e della Giornata Nazionale dello Sport, eccezionalmente celebrata durante il secondo weekend di giugno, anziché la prima domenica del mese, quando cadrebbe canonicamente. Tra le numerose realtà che hanno aderito all’iniziativa, realizzata in collaborazione con il CONI, anche il CNG – Consiglio Nazionale Giovani, che ha coabitato il proprio spazio con OPES. 

Questa particolare manifestazione ha dato modo di riflettere sul tema dello sport come strumento di pace, ma anche di unione, più in generale, tra gli individui.  “Un’occasione – ha detto infatti Pisani, Presidente CNG – di condivisione e di partecipazione e una straordinaria opportunità per esprimere i propri talenti, costruire relazioni, generare fiducia”. 

Abodi: “Lo sport un messaggio di pace

A proposito delle molteplici interpretazioni a cui la pratica sportiva, anzi, a cui il concetto di sport può prestarsi, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, di passaggio anche allo stand del CNG al fine di incontrare e dialogare con i rappresentanti delle associazioni giovanili sulle politiche sportive e giovanili, ha condiviso: “Lo sport è capace di unire anche in tempi in cui il significato della vita viene massacrato dalle logiche di guerra.

Si propone come messaggio di pace attraverso la pratica sportiva. Questi sono momenti – in riferimento alla manifestazione capitolina, ndr – di comunione, di promozione e di assunzione di ulteriori responsabilità”. 

Il tema della condivisione, le parole di Papa Leone XIV

Leone XIV ha ereditato tanto da Papa Francesco, in particolare la guida di un Giubileo complesso, che parla di speranza in tempi di guerra. E allora il nuovo pontefice non ha potuto fare altro che ricorrere al senso di comunione e condivisione, lo stesso a cui si è appellata anche Maria Cristina Pisani per conto delle giovani voci del CNG. 

In primo luogo ha detto Leone XIVin una società segnata dalla solitudine, in cui l’individualismo esasperato ha spostato il baricentro dal noi all’io, finendo per ignorare l’altro, lo sport, specialmente quando è di squadra, insegna il valore della collaborazione, del camminare insieme. Di quel condividere che, come abbiamo detto, è al cuore stesso della vita di Dio, può così diventare uno strumento importante di ricomposizione ed incontro tra i popoli, nelle comunità, negli ambienti scolastici e lavorativi, nelle famiglie”. 

Non ha mancato, poi, di riferirsi alle nuove tecnologie che, per quanto utili, non fanno che mettere distanza tra le persone. Perciò “favorisce la concretezza dello stare insieme”. Lo sport diventa dunque uno strumento di partecipazione attiva, di attenzione all’altro. 

Trovarsi, vedere l’altro, significa anche scoprire la competizione. “Dove sembra che solo i forti e i vincenti meritino di vivere – ha concluso – lo sport insegna anche a perdere, mettendo l’uomo a confronto con una delle verità più profonde della sua condizione: la fragilità. Il limite, l’imperfezione, questo è importante, perché è dall’esperienza di questa fragilità che ci si apre alla speranza”. 

Lo ha più volte ribadito, Leone XIV, non esiste l’atleta che non sbaglia mai; la storia di ognuno è scritta in maniera diversa, “i campioni non sono macchine, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi”. La capacità dello sport, per cui, di insegnare la normalità dell’essere frangibili.

Un ponte verso percorsi concreti

Le parole del Papa sono rivolte a tutti, certo, ma in particolare dovrebbero raggiungere le fasce di età più giovani – il target considerato nello strutturare il villaggio allestito a Roma – perché necessarie per una crescita dritta, che allontani la violenza, la competizione poco sana, il bisogno di isolarsi dal mondo reale per rifugiarsi in quello virtuale. 

Lo sport dunque come “un ponte verso percorsi concreti di crescita personale e professionale per le giovani generazioni”, lo ha definito Pisani, “è quello che condividiamo, ogni giorno, anche con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi”.

“La nostra presenza all’interno del Giubileo – ha poi riferito Simone Forte, Consigliere di Presidenza del CNG con delega allo Sport – ha come obiettivo quello di promuovere la cultura ed i valori tra i giovani. Dalle scuole alle periferie lo sport abbatte barriere, promuovendo l’integrazione e tra i più giovani c’è bisogno di portare degli esempi virtuosi”.

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