La voce di ENGSO si fa sentire all’interno del Consiglio d’Europa

L’Accordo Parziale Allargato sullo Sport (EPAS) del Consiglio d’Europa ha chiesto a ENGSOOrganizzazione Europea Non-profit per lo Sport di base, di fornire un feedback sulla proposta di risoluzione relativa alla governance nello sport.

 

L’Accordo Parziale Allargato sullo Sport: cos’è e come funziona?

Nel maggio 2007, il Consiglio d’Europa ha istituito l’Accordo Parziale Allargato sullo Sport (EPAS), al fine di dare nuovo slancio alla cooperazione sportiva paneuropea e affrontare le attuali sfide dello sport in Europa, sulla base di oltre trent’anni di attività nel settore.

 

Si tratta di un organismo, distinto dal Consiglio europeo e dal Consiglio dell’Unione europea, che fornisce una piattaforma per la cooperazione sportiva intergovernativa tra le autorità pubbliche dei suoi 41 Stati membri. Favorisce inoltre il dialogo tra le autorità pubbliche, le federazioni sportive e le ONG, contribuendo a una migliore governance con l’obiettivo di rendere lo sport più etico, inclusivo e sicuro.

 

EPAS utilizza gli standard sportivi del Consiglio d’Europa, come la Carta Europea dello Sport e il Codice Etico dello Sport, come base per l’attuazione degli standard, il loro monitoraggio e l’assistenza allo sviluppo di capacità e allo scambio di buone pratiche. A partire dalla sua creazione, EPAS ha anche svolto molte attività di sensibilizzazione e cooperazione sulle questioni relative alla diversità nello sport e attraverso lo sport e organizza ogni anno una conferenza su un tema specifico relativo alla diversità.

 

L’intervento e l’impegno di ENGSO

In qualità di organo di partenariato, l’Ufficio (Bureau) dell’EPAS, esprime il proprio parere sul programma di attività e fornisce consulenza per le decisioni del Consiglio di amministrazione dell’EPAS. Il suo ruolo è anche quello di assicurarsi che le questioni relative all’uguaglianza e alla parità di genere siano prese in considerazione il più possibile. Può anche presentare proposte di argomenti rilevanti per l’Ufficio di presidenza e il Comitato.

 ENGSO, in rappresentanza dei suoi membri, organizzazioni per lo sport di base in tutta Europa, ha giocato un ruolo cruciale nel plasmare l’Accordo Parziale Allargato sullo Sport (EPAS). La sua insistenza sull’inclusione dei club sportivi nelle discussioni ha assicurato che la prospettiva dal basso fosse pienamente considerata. L’organizzazione ha anche sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo tra tutti i livelli dello sport, dalla base all’élite, promuovendo un approccio più equilibrato e rappresentativo attraverso la necessità di proporzionalità tra co-decisione e corresponsabilità. In tal senso, ENGSO ha osservato che i club di base non dovrebbero essere eccessivamente gravati di responsabilità quando il loro potere decisionale è relativamente limitato.

 

L’elezione di Marie Denitton a Relatrice per l’Uguaglianza di Genere è un’ulteriore testimonianza dell’impegno di ENGSO. Marie Denitton, Office Director di ENGSO, è stata eletta Relatrice per l’Uguaglianza di Genere nel CoE dell’EPAS per il periodo 2024-2026. È la sua seconda rielezione. Questo avvenimento testimonia ulteriormente l’impegno di ENGSO nel promuovere valori fondamentali come l’inclusione e l’equità nello sport. Grazie al suo lavoro, ENGSO è riuscita a far sentire la voce dello sport di base ai più alti livelli decisionali europei, contribuendo a creare un ambiente sportivo più equo e inclusivo per tutti. Con la nuova nomina, Denitton seguirà le discussioni e solleverà i temi nell’ufficio di presidenza del CoE.

Nel corso del suo mandato, la Relatrice ha effettuato 5 interventi tra cui: risorse umane nello sport, inclusione, migranti e rifugiati, uguaglianza e inclusione, integrità con il progetto All in plus.

Si tratta senza dubbio di un’ottima possibilità per ENGSO di essere presente per portare alla luce le priorità dell’organizzazione. Grazie al lavoro di Marie Denitton e a quello dell’organizzazione ombrello per lo sport di base, l’attenzione dell’EPAS si orienterà maggiormente verso le esigenze dei club sportivi e degli atleti di base, aprendo la strada a un futuro in cui lo sport sia più inclusivo, equo e accessibile a tutti.

 

Gli Stati membri di EPAS: che cosa vuol dire farne parte?

Attualmente EPAS ha 41 Stati Membri. Essere Stato Membro di EPAS permette di avere accesso a una serie di vantaggi tra cui: partecipare alle riunioni del consiglio di amministrazione dell’EPAS e quindi influenzare l’ordine del giorno, decidere il programma delle attività, eleggere (o essere eletti) l’Ufficio di presidenza; scambiare opinioni con i rappresentanti del movimento sportivo internazionale nelle riunioni congiunte del Consiglio direttivo e del Comitato consultivo; definire temi e preparare proposte per le riunioni ministeriali del Consiglio d’Europa e trasmettere proposte di decisioni al Comitato dei Ministri (ad esempio raccomandazioni agli Stati).

Essere parte di EPAS offre ai membri l’opportunità unica di partecipare a un network internazionale, accedendo a una vasta gamma di risorse e opportunità di sviluppo. Attraverso eventi, conferenze e workshop dedicati a temi cruciali come l’etica nello sport, la diversità e l’inclusione, i membri possono approfondire le proprie conoscenze, confrontarsi con esperti del settore e sviluppare nuove competenze. La partecipazione a tavole rotonde e la collaborazione nella preparazione di pubblicazioni consente ai membri di contribuire attivamente alla definizione di nuovi standard e buone pratiche nello sport.

Inoltre, i servizi di monitoraggio, assistenza e consulenza offerti da EPAS rappresentano uno strumento prezioso per affrontare le sfide specifiche di ogni Paese membro, migliorando così la governance e lo sviluppo dello sport a livello nazionale.

Infine, possono anche proporre e beneficiare di progetti preparati in collaborazione con il movimento sportivo, come nel caso delle iniziative portate avanti da ENGSO.

 

 

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