Il modello Caivano: Meloni celebra la rinascita del Parco Verde

Non era ancora iniziato il mese di settembre 2023 quando Giorgia Meloni, con un’importante delegazione al seguito (composta peraltro dai ministri Piantedosi, Abodi, Valditara e il Capo della Polizia, Vittorio Pisani), faceva visita a Don Patriciello (da sempre in prima linea per i bisogni e le necessità del territorio) a Caivano; a lui e all’intera comunità, in quella occasione, prometteva azioni concrete, interventi massivi sul recupero e la riqualificazione di impianti sportivi, e nella lotta alla criminalità organizzata. In particolar modo, l’esecutivo intendeva assicurare una presenza forte che non abbandonasse chi vive situazioni complesse come quelle storicamente qualificanti il Parco Verde e “ci mettesse la faccia” (ve ne abbiamo parlato qui). 

Ieri, 28 maggio, la Premier è tornata a Caivano (insieme ai ministri Abodi e Piantedosi) per rivendicare la promessa fatta nove mesi prima: il centro sportivo Delphinia è stato interamente ristrutturato e riaperto al pubblico. Va ricordato che la struttura oltre a rappresentare un polo per l’intera comunità è anche un luogo simbolico; la scorsa estate, due bambine di 10 e 12 anni erano state, in quell’area, vittime di violenza carnale. L’ennesimo episodio che aveva poi spinto Don Patriciello a chiedere l’intervento dello Stato. Meloni aveva accolto la richiesta e per sua stessa ammissione (intervistata dal IlMattino di Napoli) quella di Caivano è per lei diventata “una scommessa“, una delle più importanti da vincere. 

Sono state diverse le iniziative messe in campo per ottenere dei risultati che portassero Caivano a essere inquadrata come “modello da esportare”. Come ha chiarito Meloni durante la conferenza stampa – realizzata in occasione della sua visita al Parco Verde – il Governo lavora perché tutto il Sud possa beneficiare dei fondi (nazionali ed europei) e delle iniziative raccolte nel PNRR e nel decreto Coesione che stanzia, va ricordato, oltre tre miliardi di euro per 14 città metropolitane e 39 città medie del Meridione. Un’ulteriore spinta al processo di rigenerazione urbana e sociale. 

Meloni Caivano
Giorgia Meloni inaugurazione centro sportivo Caivano @Photocredits Presidenza del Consiglio dei Ministri licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

Caivano: un modello da esportare

Meloni si riferisce a Caivano come a un modello perché oggi l’ex centro Delphinia, rigenerato grazie “al lavoro straordinario, soprattutto della Struttura Commissariale di Governo e di Sport e Salute, all’Esercito, e a tutte le amministrazioni e gli uffici”, accoglierà 44 diverse discipline sportive (orientate dall’impegno delle atlete e degli atleti delle Fiamme Oro, tra i protagonisti di questa iniziativa), e porterà avanti durante la bella stagione dei campi estivi che consentiranno il coinvolgimento di tutta la comunità, soprattutto delle famiglie; inoltre, ha spiegato: “C’è un parco urbano attrezzato che è dedicato alla memoria di un martire, di un eroe antimafia come il giudice Rosario Livatino, dove i cittadini possono trascorrere la propria giornata a fare sport all’aria aperta. Ma non è tutto, perché qui nei prossimi mesi sorgerà anche un nuovo teatro da 500 posti e un anfiteatro esterno da 1000 posti”.

“E quindi – ha proseguito – il centro sportivo, il parco urbano, il teatro e l’anfiteatro, faranno parte di un grande polo dello sport e della cultura dell’arte, che noi abbiamo scelto di dedicare a uno dei più grandi interpreti della canzone italiana, della cultura italiana, e quell’uomo è Pino Daniele”. Un risanamento che quindi riguarda anche la opportunità in termini di interazioni sociali, momenti di aggregazione e crescita del quartiere. 

La Presidente del Consiglio ha anche illustrato come l’intervento dello Stato abbia consentito il “rafforzamento amministrativo e gestionale dell’amministrazione comunale, il trasporto per i bambini disabili, la messa a disposizione del Comune di alcune vetture sequestrate alla criminalità organizzata, il potenziamento degli uffici giudiziari, i lavori di messa in sicurezza della rete idrica, l’avvio dei lavori di riqualificazione della Villa comunale di Pascarola e molto altro”.

Anche un polo universitario

Un altro aspetto su cui Meloni ha tenuto a porre l’accento è quello dell’istruzione. Grazie a un accordo stretto dal Ministero dell’Università con le università campane verrà realizzato un polo universitario a Caivano. Un vero e proprio campus da 3.800 metri quadri. Restando in tema, la Premier ha anche illustrato come questo tipo di attività possano interessare anche le zone limitrofe. Penso – ha infatti spiegato – anche al futuro polo universitario di Afragola dell’Università Federico II di Napoli, polo che nascerà dentro un bene sequestrato alla mafia, Villa Moccia di Afragola, villa simbolo del potere del clan sul territorio. Qui nascerà la Scuola delle Arti e dei Mestieri, cioè un centro di formazione e di valorizzazione delle competenze per i nostri ragazzi”.

 

@Photocredits Presidenza del Consiglio dei Ministri licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT

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