Incontriamo Katia Pacelli, Direttrice di Salvamamme, nella sede dell’associazione di via Pacinotti (Roma) dove in questi giorni c’è grande fermento: volontarie/i e addette/i ai lavori si danno da fare perché tutto sia pronto per l’apertura del temporary shop. Per chi non lo sapesse, da molti anni ormai Salvamamme dà vita a dei veri e propri “negozi a tempo” il cui scopo è fornire all’utenza dell’associazione abiti, calzature e beni di prima necessità. Si paga, come ci ha spiegato Pacelli, con dei “buoni” distribuiti proprio da Salvamamme.
Questo perché nessuno si senta lasciato solo, perché si possa avere la possibilità, pur vivendo situazioni socio-economico svantaggiate, di scegliere cosa indossare, di non sentire venir meno la propria dignità.
Quest’anno il temporary resterà aperto dal 12 al 16 giugno ed è attesa un’affluenza di oltre 5 mila utenti. Un numero disarmante, sempre in crescita. Se da una parte quindi Salvamamme ha ampliato il raggio d’azione arrivando a portare l’evento a Città dell’Altra Economia (Testaccio) e a rispondere adeguatamente alla richiesta, dall’altra bisogna chiedersi perché aumenta il numero di persone che non riesce ad accedere a beni di prima necessità facilmente. Ci ha riposto Katia Pacelli, la quale ci ha anche ricordato quanto questa attività abbia da offrire oltre al temporary in sé con stand dedicati, attività ludico-motorie, laboratori, corsi di formazione e così via.
Il “Cuore Grande di Roma”, questo il titolo attribuito all’iniziativa, verrà realizzato in collaborazione con OPES e con la Croce Rossa Italiana e vedrà la partecipazione delle istituzioni tra cui il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Katia Pacelli: “Le persone devono poter scegliere per sé e per i propri bambini”
“Anche quest’anno Salvamamme distribuirà vestiario estivo con un evento speciale che prende il nome di “Grande Cuore di Roma” – ci spiega subito Pacelli – evento organizzato grazie al contributo di OPES e Croce Rossa Italiana, che prevede cinque giorni di attività dove ci saranno nella Città dell’Altra Economia stand delle associazioni, spazi dedicati ad attività ludico-motorie grazie alla partecipazione del gruppo sportivo Fiamme Oro Rugby.
Ci saranno poi laboratori e momenti culturali per far vivere un po’ Roma nel suo grande cuore. Sono previste 5 mila persone; una giornata intera sarà dedicata alle “Scarpette”, un’altra giornata alla sfilata di “Nonna Boutique” (Uno dei numerosi progetti attivati da Salvamamme nel caso specifico per garantire dignità e fornire supporto anche alle donne anziane, ndr) e poi ad esempio una giornata dedicata ai laboratori di un’associazione che viene con i suoi volontari vestiti da antichi romani”.
Chiediamo poi a Katia Pacelli di ripercorrere le tappe del temporary shop. “Salvamamme – ci spiega – ha a cuore il rispetto dell’utenza che si rivolge a noi, della sua dignità. L’obiettivo principale è fare in modo che queste persone che vivono una difficoltà socioeconomica possano scegliere ciò che gradiscono per sé e per i propri bambini come se fosse un negozio; pagheranno con dei buoni dati da Salvamamme”.
Poi aggiunge: “Siamo partiti forse nel 2009 con i temporary shop proprio perché abbiamo colto la necessità di garantire a questa famiglie la possibilità di scegliere.
Pensare che siamo partiti da uno spazio molto piccolo e oggi siamo nella Città dell’Altra Economia mi dà il senso della crescita del temporary shop per rispondere alle esigenze di un’utenza che è sempre più grande: seguiamo tra le 10 e le 12 mila persone l’anno”.
Il Salvamamme c’è
Le chiediamo subito il perché di una crescita così esponenziale. Ci risponde che gli strascichi della pandemia e i conflitti alle porte dell’Europa ancora in atto hanno generato ripercussioni importanti in Italia. “In alcuni casi abbiamo avuto un incremento davvero importante, addirittura famiglie che hanno avuto necessità degli alimenti. C’è una crisi”.
Ma poi ci tiene anche a ricordare che: “Il Salvamamme c’è e prova a dare risposte per non lasciare solo nessuno”.