Paralimpiadi: presentata a Roma Casa Italia, il claim del progetto è physique du role

In occasione dei Giochi Paralimpici di Parigi, ritorna Casa Italia. Dopo lo stop dettato dalla pandemia, l’hospitality house sarà nuovamente il punto di riferimento della delegazione azzurra. Lo spazio, che è stato presentato a Roma lo scorso 5 giugno, sarà allestito all’interno di un palazzo storico del XIX secolo ed offrirà eventi, format e mostre, oltre al fatto che celebrerà gli atleti italiani. Ogni singolo aspetto o contenuto di Casa Italia contribuirà a promuovere quel cambiamento culturale che il Comitato Italiano Paralimpico sta portando avanti, grazie anche alle sinergie con le università, alle convenzioni con le istituzioni e a tutte quelle iniziative di valore che esaltano l’inclusione e l’integrazione in tutte le loro forme.

“Il mio sforzo credo oramai sia molto evidente – ha riferito a risorse.news il Presidente del CIP, Luca Pancalli – ed è quello di riuscire ad avere una visione di politica sportiva che parta dalla dimensione agonistica, ossia dai grandi risultati dello sport italiano, per far capire che lo sport è un pezzo della costruzione della cultura e della civiltà di un Paese”.

Guarda il servizio sulla presentazione di Casa Italia

Casa Italia: l’identità visiva curata dal Maestro Pistoletto

A curare l’identità visiva di Casa Italia è stato chiamato il Maestro Michelangelo Pistoletto. Attraverso la reinterpretazione delle sue opere più famose, come il terzo paradiso, i quadri specchianti e sfere, l’artista renderà omaggio agli atleti paralimpici impegnati ai Giochi di Parigi.

“Credo che siano affascinanti i significati di Casa Italia, arricchiti dall’estro e dalla creatività del Maestro Michelangelo Pistoletto, che mi ha sempre appassionato per la capacità di lavorare sul concetto di rinascita – ha sottolineato il Ministro Abodi -. Questa rigenerazione sistematica dovrebbe essere vista come un modo con cui ci si approccia alla vita. È altresì un modo con cui si qualifica il mondo paralimpico, che vive nel concetto di rinascita attraverso lo sport”

Per il Ministro Abodi, poi, i contenuti creati dal dialogo tra sport e cultura non dovrebbero rimanere confinati all’interno dello spazio parigino.

“Mi sembra che questi contenuti meritino di essere portati a Roma – ha auspicato il Ministro per lo Sport -, affinché non siano soltanto a beneficio di chi andrà a visitare Casa Italia e quel luogo. Perché anche qui c’è bisogno di quell’approccio culturale”.

Il claim del progetto? Physique du role

Come ogni progetto, anche Casa Italia sarà accompagnato da un claim. Per l’occasione è stata scelta una locuzione francese particolare: physique du role.

“Il termine physique du role, che è un termine francese, guarda caso è riportato nell’enciclopedia italiana Treccani – ha aggiunto Pancalli -. Spesso lo utilizziamo in maniera consuetudinaria per individuare quella persona che è adatta o non adatta a ricoprire un ruolo, laddove l’apparenza prevale sulla sostanza. Attraverso lo sport, noi dimostriamo che ragazze e ragazzi, messi nelle condizioni di esprimere le loro abilità, sono diventati degli straordinari atleti”.

Che cosa vuol dire aver il physique du role?

Un concetto forte che può avere diverse declinazioni e chiavi di lettura.

“Penso che il physique du role – ha commentato Marco Mezzaroma, Presidente di Sport e Salute SpA -, al di là delle attitudini personali che ognuno di noi ha in un settore piuttosto che in un altro, significa anche focalizzarsi su un obiettivo e quindi lavorare per quello”.

Chi ha sicuramente il physique du role e può spiegare il significato di questa locuzione dal punto di vista sportivo ed agonistico è sicuramente Martina Caironi. La vicecampionessa olimpica di Tokyo nei 100 metri, a Parigi, parteciperà alla sua quarta paralimpiade e punta a migliorare il colore della medaglia conquistata in Giappone nel 2021.

“Questo claim – ha spiegato Martina Caironi – richiama il fatto di avere un fisico adatto alla condizione. Noi atleti paralimpici questo concetto lo stravolgiamo. Abbiamo una disabilità, ad esempio a me manca una gamba ma corro e salto, e riusciamo a dimostrare quello che siamo”.

Paralimpiadi di Parigi: presentata a Roma Casa Italia
La Campionessa Martina Caironi ed il Presidente del CIP, Luca Pancalli

Un concetto che trova ispirazione da tante immagini quotidiane

L’Italia, insomma, andrà a Parigi accompagnata da questo claim dal forte impatto. La scelta del Comitato Italiano Paralimpico, come assicura il Presidente Pancalli, trova la sua ispirazione in tante immagini quotidiane, non solo di campioni.

“Questo è un movimento che ispira quotidianamente – ha concluso il Presidente del CIP -. A me ispira non solo il grande atleta, ma anche il bambino disabile che sorride nel momento in cui lo mettiamo nelle condizioni di giocare, di divertirsi e di sentirsi atleta. Basta quello per avere l’ispirazione”.

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