Il “Rapporto Sussidiarietà e… sviluppo sociale” fa tappa a Napoli: 68mila i volontari registrati nel capoluogo partenopeo

Il “Rapporto Sussidiarietà e… sviluppo sociale” 2021/2022 ha fatto tappa a Napoli lo scorso 20 marzo. Il documento, realizzato dalla Fondazione Sussidiarietà in collaborazione con l’Istat, intende fotografare la “relazione tra cultura sussidiaria e perseguimento di un sistema sostenibile”; vale a dire che la Fondazione, analizzando i dati forniti dall’istituto di statistica, determina quanto la sussidiarietà, considerata come partecipazione ad attività collettive, sociali e politiche, possa contribuire al benessere collettivo, alla stabilità lavorativa e contestualmente al ridurre il rischio di povertà. 

“Rapporto Sussidiarietà e… sviluppo sociale”: i numeri di Napoli

Lo studio abbraccia lo Stivale da Nord a Sud e indaga le criticità o le attività premianti che vengono svolte su ogni singolo territorio. 

Se n’è parlato profusamente nella Sala Giunta di Palazzo Giacomo di Napoli. Durante l’incontro del 20 marzo sono intervenuti sul tema: il Sindaco, Gaetano Manfredi, Lucia Albano, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Luca Trapanese, Assessore al Welfare,  Stefano Consiglio, Presidente designato della Fondazione Con il Sud, Alberto Sinigallia, Presidente della Fondazione e Progetto Arca e Suor Elvira Dongu, Associazione San Camillo Onlus.

Per capire dove si collochi in termini di sussidiarietà la città di Napoli è necessario dare spazio ai numeri. Si parte da una delle definizioni che l’incontro tenutosi nel capoluogo campano ha decretato: “Napoli è una città a forte vocazione solidale”. Questo perché conta 68 mila volontari, ovvero 8 persone su 100 al di sopra dei 14 anni (51% uomini, 49% donne) si dedicano a iniziative non-profit. 

Se ne è ricavato inoltre che esiste una forte correlazione positiva tra impegno sussidiario e occupazione. Un elemento importante considerando che dalla Campania in giù il tasso di disoccupati e inoccupati tende a crescere rispetto alle regioni del Centro e del Settentrione. In qualche modo, quindi, i dati evidenziano l’importanza dell’apporto di un privato sociale attivo allo sviluppo collettivo della società.  

In termini pratici, sempre per quel che riguarda Napoli, la partecipazione a programmi di formazione continua agevola l’inserimento nel mondo del lavoro a tutte le età e in diversi ambiti. Contribuiscono a tale crescita: la partecipazione alle attività culturali fuori casa, la partecipazione sociale e alle organizzazioni non-profit. 

privato sociale attivo e dinamico contribuisce ad attenuare le condizioni di disagio e favorisce l’occupazione”

Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, durante il proprio intervento ha chiarito anche le dinamiche tra Terzo Settore, Stato e mercato, tre componenti le cui trame intrecciate diventano sempre più fitte: “La ricerca, la prima del genere in Italia, dimostra che la presenza di un privato sociale attivo e dinamico contribuisce ad attenuare le condizioni di disagio e favorisce l’occupazione. […] Il terzo pilastro tra Stato e mercato, quello della comunità, gioca un ruolo chiave per lo sviluppo. E la vivacità della cultura partenopea favorisce i fermenti sociali. Lo studio mostra che la sussidiarietà è il carburante nel motore del sistema socio-economico“.  

Anche il Sindaco della città partenopea ha voluto evidenziare la rilevanza del ruolo dei volontari e le virtù del non-profit in relazione anche alla crescita economica oltre che sociale. In merito, Manfredi ha dichiarato: “Il rapporto realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà offre un contributo di indagine puntuale che è lo spunto da cui partire per analizzare il ruolo del non profit nel contrasto alle varie forme di povertà. Lo sviluppo sociale della città è uno degli obiettivi primari di questa Amministrazione che si è adoperata sin da subito per garantire servizi di qualità e politiche di assistenza finalizzate all’inclusione e all’inserimento nel mondo del lavoro. E’ fondamentale, in tal senso, valorizzare l’impegno dei volontari a sostegno dei più deboli e promuovere la cultura della sussidiarietà per restituire al Paese un futuro dignitoso“.

Altro dall'autore

Post correlati

Advertismentspot_img

Ultimi articoli

È tennis mania, tutto pronto per l’81ª edizione degli Internazionali di Ro...

A Roma cresce la febbre per il tennis e per gli Internazionali BNL d’Italia. Mentre a Madrid il torneo sta entrando nella fase clou, con tutti i migli...

Martina Caironi e il futuro nello sport oltre l’atletica paralimpica: R...

 “Non dobbiamo sprecare nemmeno un minuto della nostra vita”, Martina Caironi docet. Perché lei, campionessa paralimpica pluripremiata ma “prima d...

Diffondere la cultura sportiva e creare valore sociale nelle comunità, l’i...

Differenti per Statuto, ma accomunati dalla volontà di generare un valore duraturo per la collettività. Ad unire due player del sistema sportivo itali...

Vuoi rimanere aggiornato? Iscriviti alla newsletter di Risorse.news