Liceo del Made in Italy: cosa studieranno i ragazzi?

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante l’ultimo Vinitaly di Verona, ha riferito che il Governo sta lavorando a una nuova proposta per la scuola: il liceo del Made in Italy. Ma di cosa si tratta cosa? Cosa andrebbero a studiare gli iscritti? Cerchiamo di fare chiarezza.

Il liceo del Made in Italy: “un’opportunità per dare continuità a una serie di settori della nostra economia che rischiano di essere totalmente perduti

A luglio 2022, quando ancora Meloni e il suo partito giravano le piazze italiane per la campagna elettorale, già si parlava di liceo del Made in Italy. Il non ancora Premier, all’epoca, aveva chiarito che si trattava di un’occasione importante per formare professionalità e per “dare continuità a una serie di settori della nostra economia che rischiano di essere totalmente perduti”.

Durante il proprio intervento al Vinitaly, Meloni ha poi chiarito, riferendosi agli studenti di un istituto agrario presenti in platea: “Forse dimentichiamo non solo che in questi istituti, specialmente nell’Agrario, c’è una capacità di sbocco nel mondo professionale molto più alta, ma per come la vedo io questo è il vero liceo. Non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura di quello che questi ragazzi sono in grado di portare avanti, studiare e tramandare. Faccio i complimenti a questi ragazzi, siete stati molto lungimiranti”.

Per me questo è il liceo – ha aggiunto – perché non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura […] ed è una delle ragioni per cui il governo lavora al liceo del made in Italy“.

Il DDL presentato dalla senatrice Bucalo

Poche ore dopo l’annuncio di Giorgia Meloni, è stato depositato il DDL inerente al liceo del Made in Italy che porta la firma della senatrice Bucalo (FdI). All’Ansa, la senatrice ha spiegato: “L’obiettivo è creare figure specialistiche che permettano di avere un patrimonio culturale sia in campo giuridico che tecnico per avere professionisti altamente specializzati. Quello attuale è un mercato sempre più in evoluzione, risentiamo dell’agguerrita concorrenza della Cina e dobbiamo salvaguardare le piccole imprese e tutelare i prodotti del Made in Italy”. Pertanto, verranno inserite materie volte a preparare gli studenti al mondo del lavoro. Lo scopo è generare figure che andranno a operare a livello specialistico per promuovere le eccellenze economiche nostrane nel mercato nazionale e internazionale. 

Inoltre, grazie alla preparazione ottenuta, gli studenti potranno proseguire il percorso e iscriversi all’università. Le facoltà maggiormente aderenti a questo tipo di cammino sono: Economia, Marketing, Legge. La senatrice Bucalo in merito all’attuale iter di formazione ha aggiunto: “Abbiamo percorsi di studio molto lunghi e il mondo del lavoro richiede invece una formazione che si adatti velocemente ai cambiamenti che richiede il mercato“.

Altro dall'autore

Post correlati

Advertismentspot_img

Ultimi articoli

Laureti (GESIS Italia): “Senza interventi per l’impiantistica sporti...

Dopo Abodi, anche il Presidente di Sport e Salute SpA, Marco Mezzaroma, è ritornato su uno dei tasti dolenti del sistema Paese: le infrastrutture spor...

Ursula von der Leyen: “Se vogliamo impedire la guerra, la difesa europea deve ra...

Tra soli 24 giorni oltre 400 milioni di cittadini europei si recheranno alle urne per esprimere la propria preferenza. La corsa al Parlamento Europeo ...

Cogliere le opportunità di bandi e fondi è possibile: allo sport serve consapevo...

Dal PNRR al Fondo Sociale Europeo, senza dimenticare i contributi a fondo perduto, i bandi nazionali e continentali, le linee di finanziamento con tas...

Vuoi rimanere aggiornato? Iscriviti alla newsletter di Risorse.news