Tre settimane di grande tennis, di match intensi e di Campioni che cercheranno di avanzare nei seeding maschile e femminile con l’intento di iscrivere il loro nome nell’albo d’oro dell’ottantesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Roma e l’Arena del Foro Italico sono pronte ad accogliere i migliori tennisti del pianeta e ad ospitare gli appassionati che riempiranno le tribune del centrale, del Piatrangeli, del Grand Stand e di tutti gli altri campi sui quali si disputeranno partite memorabili.
Fino al prossimo 21 maggio, quando è in programma la finale che incoronerà il re della terra rossa capitolina, tutti i riflettori e gli obbiettivi di telecamere, macchine fotografiche e smartphone saranno accesi per immortalare emozioni, imprese e gesti tecnici dei protagonisti di uno dei tornei più entusiasmanti del circuit. Sarà una festa, sarà passione pura per una disciplina che, come la definì Bill Tillden, autore di due manuali sul tennis ma soprattutto vincitore di tre edizioni di Wimbledon e 7 US National Championship, è un’arte, al pari del balletto o del teatro.
Internazionali di tennis, si viaggia verso un’edizione record
Le premesse per una manifestazione da ricordare ci sono tutte. I tornei ATP 1000 e WTA 1000, organizzati dalla FITP e da Sport e Salute, puntano ad abbattere il record dello scorso anno, quando si registrarono 300.000 presenze, per un incasso di oltre 16 milioni di euro. Una cifra che consentì alla Federazione presieduta da Angelo Binaghi di devolvere 160 mila euro in favore della Federazione Tennis Ucraina, alle prese con tutti i problemi innescati da un conflitto che sembra non avere una soluzione.
I numeri registrati dal tennis hanno tutti un segno più davanti alle cifre. La crescita degli spettatori paganti alle manifestazioni e dei tesserati alla Federazione Italiana Tennis e Padel dimostra l’ottimo stato di salute del movimento. Se a questa aggiungiamo anche agli eccellenti risultati ottenuti dai nostri portacolori, si comprende facilmente come la disciplina, tremendamente affascinante sia dal punto di vista fisico sia per quanto riguarda la sua componente psicologica, goda di grande popolarità e considerazione.
Le parole del Ministro per lo Sport, Andrea Abodi
A proposito di risultati quantitativi e qualitativi, in occasione della conferenza stampa di presentazione, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha affermato: “Ho la consapevolezza che i numeri dicono molto ma non tutto, ma che vadano comunque ricordati perché rappresentano la qualità, l’impegno, la professionalità, la visione e il merito di una comunità del tennis rappresentata dal Presidente Binaghi che è ormai un punto di riferimento per il sistema sportivo italiano e probabilmente non solo sportivo. La bellezza di questo torneo è essere la punta più avanzata, insieme ad altre, di una strategia che ha fatto diventare questa Federazione leader. Una crescita lineare non è affatto scontata: crescono i tesserati, migliorano le infrastrutture, cresce la qualità dei nostri giocatori e delle nostre giocatrici. Insieme continuiamo ad organizzare con successo eventi, non soltanto gli Internazionali BNL d’Italia a cui si aggiungono tra gli altri le Nitto ATP Finals di Torino e le Davis Cup Finals di Bologna, che sono parte sempre più importante del panorama e del calendario degli eventi sportivi in Italia”.
3 settimane di spettacolo, si parte il 2 maggio
I primi atleti ad assaggiare la terra rossa del Foro Italico saranno gli iscritti alle prequalificazione (dal 2 al 7 maggio). I migliori, poi, si sfideranno nelle finali di qualificazione (lunedì 8 e martedì 9 maggio) che assegneranno un posto nel main draw. Il tabellone principale del torneo femminile scatterà il 9 maggio (sorteggio lunedì 8 nella splendida cornice del Parco del Colle Oppio), mentre quello maschile prenderà il via il giorno successivo (gli accoppiamenti verranno sorteggiati il 9 maggio nello show-event che si terrà dinanzi alla Scalinata di Piazza di Spagna).
Senza Nadal, tutti contro Novak Djokovic
Se le prime 70 della classifica WTA hanno confermato la loro presenza, tra gli uomini, invece, ci saranno alcune defezioni importanti. Il 10 volte campione degli Internazionali d’Italia, Rafa Nadal, a causa dei problemi fisici che da un po’ lo tormentano, ha dovuto alzare bandiera bianca. Il maiorchino, uno dei campioni più amati, dal suo account twitter ha inviato un messaggio a tanti tifosi italiani che lo aspettavano: “Sono molto dispiaciuto di annunciare che non potrò essere a Roma. Sapete tutti quanto mi faccia male perdere un altro torneo che ha segnato la mia carriera professionale e personale per tutto l’amore e il sostegno dei tifosi italiani.”. Non ci sarà neppure il nostro Matteo Berrettini, mentre è pronto a sfidare lo scorrere inesorabile del tempo e la Next Gen l’altro grande re del tennis: Nole Djokovic.
Il serbo non è intenzionato ad intraprendere quel cammino verso il viale del tramonto. A quasi 36 anni, li compirà il giorno successivo alla finale, vuole misurarsi con il nuovo che avanza. L’intento? Dimostrare a sé stesso e a tutto il mondo che il numero 1 rimane ancora lui.
Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e gli altri pretendenti
Per il 6 volte trionfatore degli Internazionali d’Italia non sarà assolutamente facile. Carlitos Alcaraz ed il nostro Jannik Sinner hanno tutte le carte per sovvertire i pronostici ed infiammare il centrale. I due, amici anche al di fuori del campo, fino a questo momento hanno regalato agli appassionati il match più bello dell’anno. La semifinale di Miami, senza ombra di dubbio, è stata uno spot per il tennis, un antipasto di quello che lo spagnolo e l’italiano potranno regalarci nei prossimi anni. Hanno colpi, tenacia, tecnica, forza, resistenza, contromisure e strategie per vincere. Che tradotto significa: spodestare dal trono il “vecchio” sovrano serbo.
Tra le giovani stelle, merita una citazione il danese dalla personalità strabordante Holger Rune. Se tutti gli astri dovessero allinearsi e se ridurrà le sceneggiate irritanti da teenager ed i battibecchi con pubblico ed avversari, potrebbe diventare una minaccia. Un altro che è sempre sull’orlo di una crisi di nervi è Daniil Medvedev. Il russo, che ha battuto Jannik Sinner nella finale di Miami, occupa la terza posizione della classifica ATP. Trovandosi alle spalle di Nole Djokovic e di Carlos Alcaraz, deve essere inserito di diritto nel novero dei pretendenti.
Il greco Stefanos Tsitsipas, invece, ritorna a Roma con il rimpianto di aver gettato via una finale senza aver giocato un set. Un anno fa, infatti, perse per 6-0 7-6 contro Djokovic.
Con così tanti campioni è impossibile azzardare un pronostico. L’aria di Roma ed il calore del Foro Italico potrebbero esaltare outsider come i nostri Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Quello che è certo è che sarà uno spettacolo. Di talento, di passione e di agonismo.