Dal Ministro Abodi all’Assessore regionale allo sport Elena Palazzo, tutte le autorità intervenute al Premio Città di Roma

È tradizione, celebrazione del Natale di Roma ed anche una cerimonia di conferimento di un prestigioso riconoscimento a quelle realtà e a quelle personalità delle Istituzioni, dell’associazionismo, dello sport e della cultura che si sono contraddistinte per meriti sportivi, umani, culturali e sociali. Questo è il Premio Città di Roma, l’evento che, a partire dal 2015, OPES organizza in occasione del 21 aprile, dies romana.

La nona edizione, ospitata ancora una volta dal prestigiosissimo Salone d’Onore del CONI e sostenuta dai patrocini del Ministero per lo Sport e i Giovani, del CONI, del CIP, di Sport e Salute SpA, della Regione Lazio e dell’assessorato ai grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda – Comune di Roma Capitale, sarà ricordata per la caratura dei 10 premiati, tra protagonisti dello sport, rappresentanti della scena politica nazionale e regionale, progetti con finalità sociali ed associazioni impegnate a migliorare il mondo in cui viviamo. Ma anche per la qualità dei contributi portati da premianti e personalità che, intervenendo dal palco della Casa dello Sport italiano, hanno fatto sentire la loro vicinanza alla rete associativa di OPES.

Tutti i premiati della IX Edizione del Premio Città di Roma

Entrano nell’albo d’oro del Premio Città di Roma i nomi di Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale Italiana di Calcio, Silvia Salis, Vicepresidente vicario del CONI, On. Marco Perissa, Segretario della VII commissione Cultura, Scienza e Istruzione – Camera dei Deputati e Consigliere Nazionale CONI; Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio; Stefano Maniscalco, atleta delle Fiamme Gialle (17 volte campione italiano, cinque volte campione europeo, 3 volte vincitore dei Giochi del Mediterraneo e 3 volte campione del mondo); “Superiamo gli ostacoli – Unstoppable”, progetto promosso da AS Roma e Kinto Toyota; ProAbile, Academy della Roma Calcio Amputati; “Airone”, l’iniziativa che è dedicata al sostegno degli orfani di vittime di femminicidio e che è promossa dall’Associazione Il Giardino Segreto, oltre ad essere cofinanziata dall’Impresa sociale Con i Bambini; “Agenda della Disabilità”, promossa dalla Consulta per le Persone in Difficoltà di Torino; ed, infine, l’Associazione NICO – Nazionale Italiana Calciatori Olimpionici.

La particolarità è che per la prima volta i vincitori sono stati svelati solo durante l’evento. E l’effetto sorpresa ha avuto il suo climax quando è stato chiamato il CT Mancini.

A dare lustro alla nona edizione del Premio Città di Roma ci hanno pensato gli interventi degli illustri ospiti ed i messaggi di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ed Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità, che, non potendo essere presenti alla cerimonia, a causa di un’agenda di lavoro piena di impegni istituzionali, hanno inviato i loro saluti e mostrato ammirazione verso le iniziative di OPES volte a generare valore nel tessuto sociale italiano.

“Un premio che riconosce il merito”, l’intervento del Ministro Abodi

A rappresentare il governo e tutto il mondo dello sport italiano ci ha pensato Andrea Abodi. Il Ministro per lo Sport e i Giovani ha sottolineato l’importanza della testimonianza di OPES e la vocazione alla generosità sociale che l’Ente di Promozione Sportiva riconosciuto da CONI e CIP realizza su tutto il territorio nazionale, mettendosi al servizio dello sport e delle persone, anche grazie alla passione dei suoi volontari, il cuore pulsante degli Enti di Promozione Sportiva: “Il compito di un Ministro, come il sottoscritto, è esattamente quello che ho detto tante volte: partire dal basso e tutelare, preservare, difendere e riaffermare la centralità di questa componente.

La nostra missione, la nostra funzione e la nostra visione sono orientate alla difesa del più debole, al miglioramento dei luoghi e all’accorciamento delle distanze, che potremmo chiamare pari opportunità. Quindi grazie a voi per questo questo premio, che è il riconoscimento del merito, che è un po’ quello che cerchiamo di ripristinare come Governo. Il Premio anche se viene conferito a Roma, nel giorno del suo Natale, riguarda comunque la nazione, perché la Capitale segna un senso profondo quando rappresenta il meglio della nazione o comunque si pone la prospettiva di essere un esempio, non soltanto perché è Capitale burocraticamente, ma perché la vita della città esprime umanità. Mi auguro che possa essere d’ispirazione”.

Il Presidente del CIP Luca Pancalli applaude OPES ed invita tutti i protagonisti a costruire una società migliore

Valori, visione del mondo paralimpico, lavoro congiunto tra il Comitato e politiche sociali, anche in ambito sportivo, ed abbattimento delle barriere fisiche, culturali ed economiche sono stati al centro dell’intervento di Luca Pancalli, Presidente del CIP: “Devo dire che con OPES condividiamo gli stessi valori. Come voi sapete, il mondo paralimpico è un po’ la sintesi di quello che almeno nella mia testa dovrebbero essere le politiche attive sullo sport nel Paese, una sintesi che riesca a tenere in equilibrio il mondo dello sport agonistico con il lavoro prezioso che fanno gli Enti di Promozione Sportiva. Avete citato tre termini, tre perni fondamentali. OPES è risorsa, che in latino viene tradotto anche con ricchezza. E’ giusto che la politica sportiva, quella che voi fate – riferendosi ad OPES -, produca ricchezza in termini valoriali e culturali ed in termini di utilizzo di quello strumento dello sport per far crescere la società.

Perché non cresce soltanto quando cresce il PIL, ma quando cresce la cultura, la socialità e la comunità, la capacità di un’azione in prossimità territoriale come gli enti e come voi stessi fate. Poi insieme, perché lo si deve fare insieme e sicuramente anche la sussidiarietà. Voi e giustamente rivendicate l’essere parte del grande mondo del terzo settore, che svolge una funzione di sussidiarietà fondamentale per il Paese, perché è quello che non riesce a fare lo Stato viene svolto dagli Enti del Terzo Settore. Questo per me ha una grandissima importanza. Insieme possiamo sicuramente tentare di dare una risposta sempre maggiore, perché anche attraverso lo sport e attraverso un’attenzione molto più vasta ed un approccio alle politiche sportive come pezzo di politiche pubbliche sul quale investire nel paese per migliorare il paese, si possa veramente creare una società migliore, una società più coesa e un paese più giusto e permettetemi, meno divisivo”.

L’intervento del Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci

Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, premiando l’iniziativa Airone promossa da Il Giardino Segreto, ha ringraziato OPES ed il suo Presidente, Juri Morico, per la sensibilità con la quale affrontano certe tematiche sociali: “Per me, è come essere tra amici, tra persone che hanno pensato che una premiazione potesse dare un contributo. Da una parte c’è quello di istituire visibilità a quello che voi – rivolgendo all’Avvocato Patrizia Schiarizza, presidente de Il Giardino Segreto – fate tutti i giorni e purtroppo anche con tanto silenzio, rispetto invece alla quantità di energie che spendete; e dall’altra fare un’altra cosa: farvi sentire meno soli, perché io lo so che quando si abbraccia un’iniziativa che è fondata sulla solidarietà sociale e sul prendersi cura dei più fragili e del dolore, si percorre anche un percorso sia di partecipazione ma anche di solitudine.

La sofferenza fa paura: incontrare il dolore negli occhi degli altri fa paura e non è una strada facile. Lei la affronta con un sorriso, ma il suo sorriso è un atto di coraggio, di orgoglio, di testardaggine, di volontà, di superare le tante difficoltà. Perché ricevere un trauma, una perdita, per mano dei propri genitori, è qualcosa che difficilmente è eguagliabile da altri. Riceverlo nella parte iniziale nella propria esistenza, quella in cui si è una creatura in cui si è un essere umano ancora così indifeso, è davvero difficile. Sappiamo bene quando il trauma incontra la nostra vita, noi ci dobbiamo armare di tutta la determinazione e il coraggio per superarlo e far diventare quell’esperienza un elemento anche di arricchimento. Ma quando si hanno 5 o 6, 7, 8 anni, non c’è niente di più orribile che non avere la propria mamma e il proprio papà che ti stringono ogni sera a loro e che ti dicono non ti preoccupare, le difficoltà le affronteremo insieme. Quindi, quello che voi fate è straordinario e io sono molto contenta di essere qui oggi sia per l’invito, ma anche per poter premiare lei”.

Al Premio Città di Roma anche Barbaro, Cozzoli e Procaccini

Dare dignità allo sport italiano, l’invito del sottosegretario Claudio Barbaro

Claudio Barbaro, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, ha iniziato il suo intervento partendo dalla parola insieme e da quel sentimento di amicizia, ispirata da valori forti, che ha legato negli ultimi due anni ASI, l’EPS di cui è Presidente nazionale, ed OPES. Due organizzazione dello sport e del Terzo Settore che lavorano quotidianamente per il bene dello sport e dei cittadini: “C’è amicizia, ma anche soddisfazione. Soddisfazione nel vedere l’attenzione riposta dal governo nei confronti dello sport. È qualcosa che ci riempie di orgoglio, ovviamente, ma che ci rende ancora più responsabili dei percorsi che dobbiamo intraprendere, perché abbiamo davanti a noi una strada che è quella di dare dignità allo sport italiano”.

Applausi ad OPES per quello che sta facendo arrivano anche da Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute SpA

Nonostante un’agenda ricca di appuntamenti, il Presidente di Spot e Salute SpA, Vito Cozzoli, ha voluto presenziare al Premio Città di Roma, un riconoscimento che, come ha ribadito lo stesso Cozzoli, celebra i valori dello sport e i suoi protagonisti. Oltre ad applaudire la nobile iniziativa, il Presidente di Sport e Salute ha tributato un plauso a tutto l’Ente: “Consentitemi un ringraziamento al Presidente Juri Morico ed un plauso ad OPES per quello che fa, promuovendo i valori dello sport in giro per l’Italia sui territori, vicino alle persone, al servizio delle Comunità.

E questa è un po’ la chiave, anche di volta, dell’azione di Sport e Salute nella collaborazione con gli enti di promozione sportiva. Noi non vogliamo essere considerati la cassaforte dello sport italiano, ma vorremmo essere un player che consente a tutti di lavorare insieme, ognuno secondo le sue competenze. E gli Enti di Promozione Sportiva svolgono un’azione straordinaria per far crescere lo sport attraverso la vicinanza alle persone. Ecco perché noi li abbiamo innanzitutto fatto crescere, finanziando quei progetti volti a far crescere lo sport e a realizzare quegli obiettivi che il governo e Sport e Salute si sono promessi di realizzare. Questo è un metodo nuovo che noi abbiamo portato avanti e che gli Enti hanno capito e condiviso. Ed OPES, in particolare, ha avuto la capacità di realizzare azioni anche originali. Avete fatto delle cose importanti.

Come quelle di oggi, celebrando non soltanto delle storie di sport ma anche delle storie di vita, perché lo sport è salute e benessere e qualità della vita, ma soprattutto lo sport promuove i valori. Promuove la dimensione sociale, non soltanto economica, non soltanto ludica, non soltanto dello stare insieme, ma promuove i valori veri della vita. Quindi, ringrazio OPES non soltanto per quello che fa, per far crescere lo sport e il nostro Paese, ma anche per il contributo che dà al bene comune e al servizio della collettività”.

Procaccini invita OPES a Bruxelles per incontrare il Commissario europeo allo Sport

Ha premiato l’Agenda della Disabilità, promossa dalla CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà, Nicola Procaccini. Il Co-Presidente del gruppo ECR al Parlamento Europeo ha applaudito il lavoro di OPES ed ha invitato il Presidente Morico a Bruxelles: “Per me è la prima volta al Premio Città di Roma anche se ho partecipato a diverse iniziative promosse dall’Ente. OPES è una realtà che mi piace omaggiare per ciò che fa in Italia e nel resto d’Europa, visto che fa parte di quella organizzazione non governativa europea che risponde al nome di ENGSO. Anche per questo organizzeremo un’iniziativa, a breve, a Bruxelles con il Commissario allo sport, che ha una denominazione interessante: è Commissario alla produzione dello European way of Life, lo stile di vita europeo. Lo sport è parte del nostro modo di vivere, ha la capacità di formare uomini e donne e di rendere tutti uguali”.

Il mondo dello sport regionale ed accademico accanto ad OPES, gli interventi di Viola e dei rettori Parisi e Fortuna

Complimenti sinceri ad OPES anche da parte di Riccardo Viola, Presidente del comitato regionale CONI Lazio: “Non è piaggeria, in questo momento siete un punto di riferimento importante.  Io, come CONI regionale, vi dico grazie per quello che fate, per quello che rappresentate e soprattutto per il significato che avete dato allo sport, diventando punto di riferimento nell’allargare la base associativa”.

Attilio Parisi, Magnifico Rettore dell’Università del Foro Italico, prendendo parte alla cerimonia di conferimento del Premio Città di Roma, ha voluto rimarcare il prestigio valoriale di tutta la manifestazione: “Credo che neppure chi ha fondato OPES 43 anni fa potesse immaginare lo sviluppo che è riuscito ad avere l’Ente in questi ultimi 9 anni, anche grazie a questo premio e a questa splendida iniziativa. Che, oltre a rappresentare sicuramente un elemento di premialità per chi si è saputo distinguere nell’ambito dell’attività sportiva a 360°, non soltanto nelle vittorie, ma soprattutto per quello che riguarda il risvolto sociale che l’attività sportiva rappresenta e deve rappresentare nella nostra società. Quindi, credo che questa sia un’occasione in cui si riesce a riunire insieme tutte le componenti del mondo sportivo, con una finalità unica: essere al servizio del territorio del cittadino”.

Fabio Fortuna, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, ha lanciato un messaggio a Professori e studenti: “I professori devono capire che lo studio è fondamentale, ma che lo sport lo è altrettanto. Chi fa sport studia anche meglio”.

 

I commenti finali degli assessori regionali al bilancio e allo sport intervenuti al Premio Città di Roma

I risultati ottenuti da OPES non sono passati inosservati. Anche Giancarlo Righini, Assessore al Bilancio della Regione Lazio, ha ribadito l’impegno delle Istituzioni ad investire nello sport, garantendone l’accessibilità a tutti i cittadini, soprattutto di coloro che sono a rischio emarginazione: “Ogni giorno di più, si ha la percezione che lo sport stia diventando qualcosa di esclusivo e per pochi. Ecco, con l’Assessore allo Sport della Regione Lazio, la collega Elena Palazzo, lavoreremo per contrastare questo rischio.

La Regione Lazio vive un momento, anche economico, molto difficile. Insieme al Presidente Rocca lo stiamo affrontando con grande determinazione; ci sono delle sfide e degli impegni che abbiamo assunto nella recente campagna elettorale rispetto al mondo dello sport, su cui intendiamo continuare ad impegnarci e batterci per raggiungere gli obiettivi prefissi. Innanzitutto, offrire la possibilità di praticare lo sport e garantire la realizzazione di quell’impiantistica sportiva sostenuta da un ente importante come la Regione in favore dei comuni. Poi, il piano regolatore generale dello sport, per distribuire in maniera intelligente ed appropriata l’impiantistica sportiva sul territorio regionale.

Ci sono intere aree della nostra regione totalmente sprovviste di luoghi dove poter praticare lo sport. Realizzare palestre all’interno delle degli istituti scolastici è un’altra sfida che deve essere vinta, perché lo sport deve essere praticato fin dalla giovane età per apprezzarne il valore e per poter contribuire a migliorare le condizioni di salute dei cittadini. La pratica sportiva ha veramente tanti significati, tra cui quello sociale, ed è una straordinaria forma di prevenzione per tante malattie, come l’obesità. Lo sport merita un investimento ed un’attenzione particolare“.

Quindi, Elena Palazzo, Assessore della Regione Lazio con delega allo Sport: “Lo sport è uno strumento fondamentale  – riferisce l’assessore Elena Palazzo – per favorire l’inclusione. Ecco perché apprezzo molto il lavoro svolto da OPES nel valorizzare tutti quelli che si spendono per portare in alto questo valore. La nostra amministrazione è ben lieta di dare il proprio incoraggiamento a iniziative come questa che ci aiutano a promuovere il valore etico e sociale dello sport. Il Progetto “Superiamo gli ostacoli – Unstoppable”, che oggi ho avuto il piacere di premiare, va esattamente in questa direzione, facilitando la condivisione di uno dei momenti più amati dagli sportivi: il tifo allo stadio. Se poi per gli spostamenti si utilizzano, come in questo caso, mezzi dotati di tecnologie che riducono le emissioni di Co2, direi che abbiamo fatto tutti goal!”.

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