Incentivare la “Repubblica del Movimento”, le parole di Abodi e Salis allo SportCity Meeting

Sabato 23 marzo si è svolta, presso il Chiostro di Sant’Agostino di Pietrasanta (LU), la seconda edizione, dopo Salsomaggiore Terme (PR) nel 2023, dello “SportCity Meeting”. L’evento, curato ed organizzato dalla Fondazione Sportcity, presieduta da Fabio Pagliara, ideatore della “rivoluzione dolce” per mettere “in movimento” le città, ha proposto come focus centrale della due giorni di incontri, speech e approfondimenti “La Repubblica del Movimento”.

L’occasione è stata utile per ribadire l’esigenza di una cultura del movimento e l’importanza dei benefici della pratica sportiva nel rendere le città e i cittadini migliori e per lanciare una grande alleanza con le Istituzioni affinché si ricorra allo sport quale strumento contro l’obesità e per combattere l’eccessivo uso, non soltanto da parte di giovani, dello smartphone.

Intervistati dal Direttore di RaiSport Iacopo Volpi, sono intervenuti numerosi Dirigenti Sportivi, Amministratori di Comuni e Città, Parlamentari, Manager di settore e stakeholders del sistema sportivo.

Nel corso del meeting, Autorità e Amministratori pubblici presenti hanno sottoscritto la “Carta di Pietrasanta”, un documento che esprime l’impegno congiunto per promuovere lo sviluppo delle “città sportive” in Italia.

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Pietrasanta SportCity Meeting: l’intervento del Ministro Andrea Abodi

Significativo e ricco di spunti di riflessione l’intervento del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Dai più importanti risultati ottenuti in quasi un anno e mezzo di governo al lavoro quotidiano, passando per le sfide future, il Ministro Abodi ha toccato, affrontato ed approfondito diversi punti.

“Abbiamo bisogno di unirci nello sport. Quel quarto elemento del motto olimpico (Citius, Altius, Fortius – Communiter, che significa “Più veloce, più in alto, più forte – insieme, ndr) è veramente quasi decisivo. “Communiter”: dopo un anno o più (15 mesi) di lavoro, apprezzo sempre di più la voglia di fare insieme quello che è necessario fare insieme per il bene comune. Non è un dato scontato.

Il Parlamento l’ha dimostrato almeno in tre occasioni che riguardano lo sport:

  • i Giochi della Gioventù, che dopo l’approvazione del Senato approdano alla VII Commissione della Camera e mi auguro che presto venga licenziata la norma che dia piena operatività anche alle strutture di Sport e Salute, CONI, CIP che dovranno poi realizzare il ritorno di questa opportunità, che va oltre la manifestazione meramente sportiva;
  • il contrasto alla pirateria audiovisiva, che può sembrare un fatto secondario ma che ha implicazioni non soltanto a livello calcistico molto significative, perché non è solo la tutela dei diritti di chi li ha acquisiti o di chi li ha ceduti, ma soprattutto il contrasto all’attività criminale, all’economia criminale, che attraverso anche lo sport oltre che al prodotto audiovisivo in senso lato aumenta o alimenta i circuiti e le sue attività criminali;
  • lo Sport in Costituzione, che è l’emblema con il quale ci misuriamo tutti e che ha rappresentato anche qualcosa in più, oltre all’impegno assunto del riconoscimento del valore educativo, sociale, di promozione del benessere psicofisico, dell’attività sportiva in tutte le sue forme: ha dimostrato che anche in termini di iter parlamentare i relatori possono essere due (on. Mauro Berruto insieme al relatore di maggioranza on. Alessandro Urzì, ndr) a dimostrazione che c’è un bene superiore che riesce a sottrarsi alle logiche della contrapposizione. Facciamo in modo che lo Sport esprima tutto il suo valore educativo nel senso più ampio del termine.

Questo a caratterizzare ancora una volta la qualità della scelta della “Repubblica del Movimento” nel senso positivo del termine, perché abbiamo margine di miglioramento. Ce lo dicono proprio le analisi della fondazione Sportcity, insieme ai numeri dell’Istituto per il Credito Sportivo e Sport e Salute, ma anche a quelli che ha messo a disposizione Ambrosetti, banca privata (Forum Osservatorio Valore Sport, The European House – Ambrosetti, II edizione febbraio 2024, ndr).

Mi sembra molto positivo che improvvisamente ci stiamo impegnando per rendere oggettiva l’analisi e quindi identificare anche strumenti di pianificazione che consentano di raggiungere gli obiettivi. Veramente più sport per tutti e lo sport di tutti, che è l’emblema di quello che adesso recita la Costituzione, senza equivoci.

Se devo identificare due fatti di questo anno che è trascorso – non invano – direi da un lato Caivano e dall’altro invece i 1.548 playground dei Comuni del Sud sotto i 10mila abitanti, con i quali abbiamo sottoscritto obbligazioni giuridicamente vincolanti e che hanno già iniziato ad appaltare i lavori.

Intervento del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi - SportCity Meeting
Intervento del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi – SportCity Meeting

Caivano nella prospettiva di recuperare non soltanto la funzionalità di un impianto, ma di recuperare socialità e umanità. E non sarà scontato che questo possa avvenire in modo corrispondente rispetto all’impegno che abbiamo assunto il 31 di agosto scorso. Di sicuro, il segnale importante è che il Presidente Meloni si è assunta la responsabilità, entro la fine della primavera, di riaprire quel centro abbandonato da 12 anni e questo avverrà.

La vera sfida è quella di far funzionare il Centro, fare in modo che la vita di questo Centro sia proficua per la comunità e non è un caso che lo abbiamo ridefinito nel modello di gestione – non quindi un  classico centro di benessere nel senso anche commerciale – ma un centro di socialità, dove potranno interagire fattori sportivi, fattori di assistenza sociale e anche fattori culturali legati alla musica, al teatro, legati alla lettura, alla street art.

Con una fortissima partecipazione delle quattro scuole di Caivano, che parteciperanno anche in termini di creatività perché quel centro sia loro, e che possa essere gestito come un modello per la prima volta dai Gruppi Sportivi Militari e Corpi Civili dello Stato. Una forma diversa di presenza dello Stato in divisa.

E’ la prima volta che si determinerà un’offerta di questa natura e sono convinto che sarà un altro modo per ripristinare le condizioni minime e cercare di anticipare la cronaca.

Non dobbiamo inseguire la cronaca, ma limitarla

Un altro aspetto che con le nostre attività vorremmo cercare di raggiungere, con la collaborazione di tutti, è non inseguire la cronaca quando i fatti succedono, ma provare a limitarla nella peggiore capacità espressiva, quella delle situazioni drammatiche che riportano o, come è successo a Caivano, alla morte di due bambini lanciati da quei balconi, o le sevizie alle quali sono state sottoposte due bambine e lì poi abbiamo deciso di intervenire”.

Il Ministro si è soffermato anche sul prossimo Decreto riguardante lo sport, che vedrà la luce alla fine del mese di aprile, sull’attività sportiva a scuola e sull’equilibrio trovato tra tutti i protagonisti del sistema sportivo nazionale.

È una conquista che metteremo a disposizione del Parlamento e che il Parlamento migliorerà sicuramente, ma per quanto riguarda le scuole parleremo del tema dell’utilizzo delle palestre scolastiche in orario pomeridiano, dopo le ore 17:00, sottraendolo alla libera interpretazione di Presidi, direttori didattici volenterosi. Ci stiamo impegnando anche affinché le scuole che non hanno la palestra possano utilizzare impianti di prossimità pubblici.

Abbiamo destinato risorse con Sport e Salute per attrezzare spazi che non sono palestre, ma che con attrezzature e piccoli interventi possano offrire l’opportunità di consentire l’orario dedicato all’educazione motoria.

Stiamo dando seguito a quanto fatto dal governo precedente, quello che ha consentito grazie alla collaborazione tra l’ex Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e l’ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con Delega allo Sport, Valentina Vezzali, di garantire nella IV e V classe elementare che l’educazione motoria venga affidata a personale docente qualificato.

Stiamo chiudendo il cerchio per quanto riguarda le prime tre classi elementari e arriveranno atti formali che consentiranno entro la fine del nostro mandato di poter coprire tutto lo spettro delle V classi elementari con un’analisi di fattibilità e anche di un aumento delle ore, perché 2 ore a settimane sono poche.

La scuola – per come la sto scoprendo – nonostante gli sforzi non si presta in maniera flessibile, dinamica e veloce al cambiamento, che per altro non è un cambiamento sconvolgente ma è semplicemente un tentativo di metterci in competizione positiva e con maggiore dignità rispetto all’offerta sportiva scolastica di tutta Europa.

Credo sia un segnale importante di come si stia consolidando la funzione complementare di Sport e Salute rispetto al CONI, al CIP al Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo scorso anno parlai dell’armonia necessaria per poter raggiungere degli obiettivi – sono un po’ maniaco di questo aspetto – e dopo un anno di lavoro comune posso dire, qui c’è Silvia Salis che può testimoniare, abbiamo trovato un equilibrio o comunque abbiamo superato una serie di equivoci e adesso sappiamo come stare insieme e come perseguire obiettivi che sono comuni e al tempo stesso complementari“.

Silvia Salis: “Mancano le palestre scolastiche

Sul diritto allo sport, sul ruolo delle agenzie educative e sul gap infrastrutturale è ritornata anche Silvia Salis, Vicepresidente vicario del CONI.

“La scuola, per il CONI e per il Governo, è centrale – ha dichiarato Silvia Salis -. Il tema dei Giochi della Gioventù si è affrontato più volte e speriamo che finalmente sia arrivato il momento di vederli ripartire. L’argomento cruciale è quello delle palestre scolastiche che non ci sono.

Solo due scuole su 10 hanno una palestra funzionante, agibile e a norma e se pensiamo che per lo più sono distribuite al nord Italia vuol dire che in alcune zone del Sud Italia il 100 per 100 delle palestre scolastiche non è utilizzabile. Questo rende impossibile qualsiasi progetto sulla scuola che – seppur lodevole, seppur uno sforzo importante – diventa però una medicina che non serve a tutti i malati perché hanno malattie differenti.

Intervento del Vicepresidente vicario CONI Silvia Salis- SportCity Meeting
Intervento del Vicepresidente vicario CONI Silvia Salis- SportCity Meeting

Possiamo elaborare progetti per aumentare le ore di sport scolastico, ma se poi non ci sono le palestre è qualcosa di cui non posso usufruire. Quindi, diventano tutti discorsi che non hanno una base comune.

Per la transizione verso il diritto allo sport sono decisivi gli impianti sportivi, che oggi sono insufficienti, e credo che l’organizzazione di grandi eventi sportivi possa essere importante anche per far nascere nuovi impianti o per rimettere in uso di quelli che non funzionano.

C’è un grande tema “stadi” e c’è un grande tema di differenza tra nord, centro, sud.

In certe zone del centro, la situazione impianti sportivi è più drammatica che al sud Italia. Penso che palestre scolastiche e impianti sportivi diano il senso della strada che c’è ancora da fare.

Sportcity in questo caso esprime un concetto importante, perché adibire gratuitamente zone della città allo sport può intanto aiutare a ridurre questa forbice esistente nella possibilità della pratica sportiva.

Pensiamo ai giovani, ma lo sport dovrebbe essere di tutti e sarebbe un grande affare se fosse un diritto anche per le persone della terza età, non solo in termini economici o in termini di spesa sanitaria, ma anche in termini di inclusione.

Temi che andrebbero affrontati con una visione totale, quella appunto della transizione verso il diritto allo sport, che in questo Paese è un grande lusso perché la maggior parte delle famiglie non si possono permettere di praticare sport, sia gli adulti e purtroppo anche di farlo praticare ai figli perché nel portafoglio familiare delle spese, soprattutto dove il reddito è basso, pensare di mandare un figlio a calcio, a nuoto, a tennis è impossibile.

Bisognerebbe intanto iniziare a garantirgli la pratica sportiva gratuita nelle loro città e faccio sempre cenno al grande progetto che è stato quello di Bruno Zauli. Qualche decennio fa, decise che per ogni capoluogo doveva esserci un campo di atletica.

Intervento del Vicepresidente vicario CONI Silvia Salis- SportCity Meeting
Intervento del Vicepresidente vicario CONI Silvia Salis- SportCity Meeting

Io sono nata in uno di quei campi, perché mio padre ne era custode, e negli anni mi sono accorta che esistevano campi di atletica identici a quello dove vivevo io in tutta Italia. Quando ho iniziato a gareggiare ho iniziato a notare che erano uguali a casa mia e allora ho appreso della storia di Bruno Zauli. 

Siamo tutti uniti in questi intenti e questa grande unione mi fa essere ottimista”.

Amministratori, Dirigenti aziendali, Associazioni ed Enti hanno, infine, condiviso le proprie esperienze migliori, i modelli di successo da diffondere e per esplorare le opportunità offerte dai finanziamenti e dalle sovvenzioni europee e nazionali per promuovere la pratica sportiva nelle città.

 

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