Amy Winehouse: i quaranta di un’artista senza tempo

Oggi, 14 settembre 2023, Amy Winehouse, cantautrice, musicista, produttrice e discografica, avrebbe compiuto quarant’anni. In occasione di questa speciale ricorrenza, ripercorriamo insieme le tappe più importanti della sua vita e della sua carriera.

Amy Winehouse: una vita dedicata alla musica

Nata nel 1983 a Londra e cresciuta in una famiglia di origini ebreo-russe, orienta fin dall’adolescenza i suoi interessi verso la musica; infatti, proprio in quegli anni fonda un gruppo rap: i Sweet’n’Sour. 

Viene notata da Simon Fuller, ideatore di Pop Idol, che le procura un contratto discografico con l’Island Records. Nel 2003 pubblica il suo primo album di successo intitolato “Frank”, la cui omonima canzone era un omaggio a Frank Sinatra. La musica, la voce e l’intensità del crooner statunitense rappresentano per Amy un vero e proprio punto di riferimento musicale. 

Ancora in quest’album vi è il brano “Stronger Than Me”, vincitore dell’Ivor Novello come “Miglior canzone contemporanea”. Il suo esordio è così di impatto anche grazie alle sonorità vive in “Frank”, caratterizzate da sfumature vintage e jazz, ma soprattutto per via della voce prodigiosa e inconfondibile di Amy. Eppure, nonostante la notorietà, qualcosa le dice che la strada giusta da percorrere sia un’altra; vuoi perché il soul era fonte di luce nel buio, vuoi perché la casa discografica non aveva compreso davvero chi avesse davanti. 

Il vero successo, quello che le ha consentito di scalare le classifiche in Inghilterra e Stati Uniti in brevissimo tempo, arriva nel 2006 con la pubblicazione del nuovo disco “Back to Black”, ispirato alla musica dei gruppi vocali femminili degli anni ‘50 e ‘60. Le peculiarità musicali di questo album sono date dalla capacità di Winehouse di mescolare efficacemente diversi stili tra cui R&B, soul e hip hop. Ad aggiungere colore a quest’opera è il linguaggio senza filtri che utilizza l’artista per raccontare l’amore tossico che le avvelena la vita.

In “Rehab” she said “No, no, no”

Il pezzo con cui Amy Winehouse si mette a nudo davanti al suo pubblico è “Rehab”, singolo estratto dall’album “Back to Black”. In questo brano, che le vale la vittoria di diversi Grammy Awards, l’artista canta i tormenti; tra un “no” e l’altro, la consapevolezza di convivere con disordini alimentari non più trascurabili, la certezza della dipendenza indomabile da droghe e alcolici e l’urgenza di doversi disintossicare. Ancora e ancora. 

Vittima dei suoi stessi supplizi, Amy Winehouse viene ritrovata senza vita nel suo appartamento il 23 luglio 2011 a soli 27 anni. Per molti, un’età nient’affatto casuale.

A seguito della sua scomparsa, il 5 dicembre dello stesso anno, viene pubblicato il terzo album intitolato “Lioness: Hidden Treasures”, che contiene brani inediti e demo mai rese note fino a quel momento. 

Il ricordo: “In her words”

Per celebrare il ricordo del quarantesimo anno di nascita di Amy, la famiglia ha deciso di pubblicare il libro “In Her Words” per mostrare al mondo chi fosse veramente la cantante. L’obiettivo è evitare di focalizzarsi solo sul periodo tormentato e ripercorrere la sua vita soffermandosi sugli aspetti spensierati che l’hanno guidata durante il periodo adolescenziale. 

Il padre, Mitch Winehouse, lo chiede a gran voce, adesso più che mai; perché adesso Amy sarebbe entrata nell’età della maturità. Nel 2021 al Sun Mitch aveva chiarito: “La mia missione è essere sicuro che la gente pensi a Amy per tutto ciò che ha dato al mondo e a quelli che la circondavano, non solo per i suoi problemi e per le sue dipendenze”.

 

Di Elena Lodi e Sara Ciarcià,

Volontarie del Servizio Civile

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