Il ddl Roccella diventa legge: il Senato dà il via libera con 157 voti a favore

Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. In tutto il mondo sono già partite mobilitazioni che si protrarranno nei giorni a venire e che coinvolgono migliaia di persone vittime di abusi e violenze, ma non solo. Donne e uomini insieme per far sentire la propria voce su un tema di estrema rilevanza sociale. 

Durante la giornata di ieri, 22 novembre, il Senato ha deliberato sul disegno di legge “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”, atto a varare, per l’appunto, nuove misure per contrastare la violenza di genere. Il ddl Roccella (Eugenia Roccella, Ministro della Famiglia, ndr) è diventato legge con 157 voti a favore. A seguito delle discussioni, non poche stando alle cronache della giornata di lavori, e della votazione in aula è partito un applauso, un lungo applauso, che evidenzia l’urgenza di interventi importanti da parte delle istituzioni. 

Violenza contro le donne: la nuova legge

Troppe le vittime, assordante, talvolta, il silenzio che avvolge le denunce formali e informali che arrivano da parte di donne che si ritrovano a dover fronteggiare mariti, compagni, figli violenti. La nuova legge va, in sintesi, a rafforzare le misure inerenti al Codice rosso per la tutela delle vittime di violenza e le norme sulla prevenzione che vanno dal braccialetto elettronico fino ad arrivare all’educazione sull’argomento in età scolastica.

In merito, nel testo presentato dalla maggioranza, il Governo andrebbe ad impegnarsi sull’opportunità “di inserire nei programmi scolastici, con il pieno coinvolgimento dei genitori, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, l’educazione al rispetto, anche attraverso una formazione emotivo sentimentale, che renda gli individui più consapevoli delle proprie emozioni e delle proprie azioni al fine di creare le condizioni per rapporti umani sentimentali e famigliari più sani ed equilibrati“.

I 19 articoli che compongono il testo

Sono 19 gli articoli che compongono la nuova legge che mira a rafforzare la protezione delle vittime di violenza attraverso misure preventive, il potenziamento delle misure cautelari e l’anticipazione della tutela penale, così come ha illustrato la senatrice Campione (Fratelli d’Italia) durante la discussione in Senato. 

Di seguito i 19 articoli punto per punto:

 

L’articolo 1 amplia l’applicazione dell’ammonimento del questore e degli obblighi informativi alle vittime da parte delle Forze dell’ordine e delle istituzioni pubbliche. 

L’articolo 2 modifica il codice antimafia estendendo le misure di prevenzione anche a soggetti indiziati di gravi reati legati alla violenza di genere e domestica. 

L’articolo 3 garantisce la priorità nella formazione dei ruoli di udienza e nei processi relativi a vari reati legati alla violenza di genere. 

L’articolo 4 prevede la priorità nella trattazione dei processi relativi ai delitti di violenza di genere e domestica, inclusa la richiesta e la decisione sulla misura cautelare personale. 

L’articolo 5 introduce misure per favorire la specializzazione degli uffici requirenti in materia di violenza di genere e domestica. 

L’articolo 6 propone iniziative formative in materia di violenza contro le donne e violenza domestica, inclusa la predisposizione di linee guida nazionali per l’adeguata formazione degli operatori. 

L’articolo 7 interviene sul procedimento di applicazione delle misure cautelari nei procedimenti relativi a delitti di violenza domestica e di genere, stabilendo tempi specifici per la richiesta e la decisione sulla misura. 

L’articolo 8 modifica le norme sulla comunicazione delle notizie di reato al procuratore generale, imponendo l’obbligo di monitorare il rispetto dei tempi relativi ai procedimenti di misure cautelari. 

Gli articoli 9 e 10 aumentano le pene per la violazione dei provvedimenti di allontanamento e del divieto di avvicinamento, introducendo anche la possibilità di arresto in flagranza differita. 

L’articolo 11 modifica le disposizioni sull’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare in caso di gravi indiziati di violenza di genere, stabilendo procedure per la convalida del provvedimento. 

L’articolo 12 interviene sulle misure cautelari, imponendo alla polizia giudiziaria di verificare la fattibilità tecnica dell’utilizzo di mezzi elettronici congiuntamente alla misura degli arresti domiciliari. 

Gli articoli 13 e 14 introducono deroghe alle norme vigenti sulle misure cautelari e sulla comunicazione delle notizie di reato alla persona offesa. 

L’articolo 15 modifica le condizioni per la sospensione condizionale della pena, richiedendo il superamento favorevole di percorsi di recupero. 

L’articolo 16 modifica la disciplina relativa alla domanda di indennizzo per le vittime di crimini intenzionali violenti. 

L’articolo 17 introduce la possibilità di corrispondere una provvisionale alle vittime di specifici reati, come omicidio, violenza sessuale, o lesioni gravi, in situazioni di bisogno. 

L’articolo 18 disciplina il riconoscimento degli enti e delle associazioni che organizzano percorsi di recupero per gli autori del reato. 

L’articolo 19, infine, stabilisce la clausola di invarianza finanziaria.

Il dialogo tra maggioranza e opposizione

Il ministro Roccella, a seguito dell’approvazione del ddl, ha riferito come questo passaggio rappresenti una “bella pagina”. Anche perché tra gli scranni del Senato non sono mancati confronti accesi, ma maggioranza e opposizione hanno trovato punti di incontro importanti, determinati anche dal dialogo tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein

Proprio la numero uno dei dem ha commentato: “Almeno sul contrasto alla mattanza lasciamo da parte l’aspro scontro politico, proviamo a far fare un passo in avanti al Paese […] Apprezzo il segnale che ha dato la maggioranza con il parere favorevole all’ordine del giorno che chiede di mettere risorse alla formazione degli operatori e delle operatrici e di calendarizzare in tempi rapidi le proposte di legge che insistono sulla prevenzione, compreso il nostro sull’educazione al rispetto e all’affettività in tutti i cicli scolastici“.

Nei giorni scorsi, dopo aver appreso della tragico omicidio di Giulia Cecchettin, il Premier Meloni aveva condiviso una nota che riguardava anche “una campagna di sensibilizzazione nelle scuole con i ministri delle Pari Opportunità e della Famiglia, della Cultura e dell’Istruzione così come la campagna di diffusione del numero verde anti-violenza 1522, anche attraverso il coinvolgimento del mondo dello sport”. 

 

@Photocredits Alessia Pierdomenico Via Shutterstock/image 2113697840

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