“Farmacia dei servizi”: la sperimentazione avviata il 1 giugno dalla Regione Marche

Si chiama “Farmacia dei servizi” la sperimentazione avviata lo scorso primo giugno nelle Marche. Si tratta di un progetto proposto dalla Regione oltre un anno fa, finanziato dal Ministero della Salute con 1,4 milioni di euro, che intende evidenziare l’impegno delle farmacie come hub terminali territoriali del sistema sanitario nazionale. Un ruolo che diversi esercizi hanno assunto durante il periodo della pandemia e che l’iniziativa intende valorizzare per consentire ai cittadini di avere un servizio celere e capillare, quando il sistema della sanità pubblica si trova in affanno

Le Marche, in questo modo, diventano un vero e proprio laboratorio che gli addetti ai lavori potranno studiare e ne potranno analizzare i benefici. La Regione si fa capofila e il progetto va effettivamente a sviluppare best practies che andranno ad interessare l’intero territorio nazionale. 

I servizi offerti dalla “Farmacia di Comunità”

Come anticipato in apertura, il progetto si pone l’obiettivo di consentire ai cittadini un’accesso immediato e più semplice ai servizi sanitari, attraverso il lavoro delle 270 farmacie coinvolte nella sperimentazione. Tra questi, ad esempio, servizi di telemedicina (come holter cardiaco ed elettrocardiogramma) e supporto agli screening per la prevenzione del tumore al colon retto. 

Il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta a Palazzo Li Madou di Ancona, ha sottolineato come l’iniziativa non solo lavora sulla modernizzazione delle procedure, ma va anche a ottimizzare le risorse.

Siamo orgogliosi di essere la prima Regione in Italia a effettuare questa sperimentazione – ha spiegato – la fase che stiamo vivendo è di forte difficoltà per la sanità e per l’erogazione delle prestazioni e dei servizi e, in questo contesto, la capacità di fare sinergia e squadra diventa l’elemento dirimente per colmare il vulnus che si è creato nel tempo. […] La rete delle farmacie è sicuramente un patrimonio da valorizzare e potenziare per fare la differenza”. 

La Farmacia dei servizi interesserà 40 mila utenti

L’assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, ancora durante la conferenza, ha inoltre chiarito: “La sperimentazione interesserà circa 40mila utenti, ottimizzando anche la spesa farmaceutica attraverso l’uso corretto dei farmaci e il monitoraggio dell’aderenza alla terapia per il diabete e la broncopneumopatia cronica ostruttiva“. 

D’altra parte, una prima fase embrionale e incosapevole di sperimentazione è avvenuta durante l’emergenza Covid. In proposito, Saltamartini ha aggiunto: “senza loro – le farmacie, ndr – non saremmo riusciti nella vaccinazione contro il Covid con oltre 4 milioni di dosi somministrate“. 

Intervenuto da remoto, anche il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha offerto il proprio contributo specificando che: “Le farmacie possono e devono diventare un anello di dispensazione di salute, di prossimità e professionalità a disposizione delle comunità […] Esiste una farmacia in tutte le comunità della nostra nazione e questo valore tangibile finalmente diventa, nell’agenda politica e nella percezione degli italiani, un valore da mettere a sistema”.

“Tanti i comuni distanti dalle strutture ospedaliere”

Un’importante riflessione arriva da Marco Meconi, referente delle farmacie rurali, e riguarda le importanti distanze che spesso dividono diversi comuni dalle strutture ospedaliere. “Questa sperimentazione – ha precisato in merito Meconi –  ha un valore particolare perché riconosce il ruolo strategico anche delle aree interne della regione, dove sono tanti i comuni distanti dalle strutture ospedaliere: viene garantita ai cittadini, in modo uniforme su tutto il territorio, l’efficienza e l’appropriatezza di servizi sanitari primari. La nuova legge regionale di riforma e modernizzazione della sanità, combinata con questa sperimentazione della farmacia dei servizi, delinea un ruolo sempre più centrale della farmacia nella rete di assistenza territoriale e di cure primarie”.

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