Mal tempo, la tempesta Ciaran travolge il Nord Italia

Sono ore di grande apprensione per i cittadini e per il Governo italiano; un’intensa perturbazione ha devastato la Penisola, soprattutto la parte settentrionale. 

La tempesta Ciaran, che prende origine da un ciclone nato nelle vicinanze delle Isole Britanniche, ha travolto diverse Regioni portando a un bilancio di cinque vittime, tre dispersi, decine di feriti, fiumi esondati e danni incalcolabili. 

Come aveva anticipato Andrea Garbinato, responsabile dell’online IlMeteo.it, la tempesta è stata caratterizzata da importanti raffiche di vento, oltre che dalle abbondanti e pericolose precipitazioni. 

Il Nord Italia in balia di Ciaran

Sebbene la perturbazione abbia interessato l’intero Stivale, in Campania è stata diramata l’allerta arancione, nel Lazio le onde del litorale hanno toccato i tre metri d’altezza, nel foggiano decine di alberi non hanno resistito alla forza delle raffiche di vento e si sono spezzati, a farne maggiormente le spese sono state le Regioni del Centro-Nord. La Toscana in particolar modo è tuttora alle prese con la gestione di danni complessi. 

Durante la notte il pronto soccorso dell’ospedale di Prato ha dovuto fronteggiare un allagamento vero e proprio risolto solo nelle ultime ore. Il Presidente della Regione, Eugenio Giani, ha riferito: “Ci siamo mossi tutta la notte, le zone isolate sono ridotte al minimo ma siamo riusciti a essere tempestivi”.

Poi ha aggiunto: “Ringrazio anche la premier Giorgia Meloni, che ho sentito, e ha detto che oggi porta in Cdm lo stato di calamità nazionale“.

Da una nota diffusa da Palazzo Chigi nelle ultime ore si apprende: “Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue con apprensione l’evoluzione degli eventi calamitosi che hanno colpito in particolare la Toscana ed esprime il profondo cordoglio per le vittime, suo personale e del Governo tutto.

Il Presidente Meloni si mantiene in costante contatto con il ministro Nello Musumeci, con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, con il presidente della Regione Eugenio Giani e con le autorità competenti“.

ciarana
Venti forti in Toscana e Liguria. Anche sul versante Adriatico la situazione è critica. A Venezia il Mose è di nuovo in funzione.

Anche Veneto, Liguria – in cui le raffiche di vento hanno toccato i 100 km/h – e Friuli Venezia Giulia fronteggiano diverse complicazioni che vedono impegnati i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. Il Presidente del Veneto Luca Zaia ha informato i cittadini che il monitoraggio è costante: “La situazione è complicata, la regione è martoriata. Abbiamo località con frane e smottamenti sulle strade. C’è preoccupazione per i grandi fiumi, dall’Adige a Verona, al Bacchiglione, Brenta, Livenza e Tagliamento. Stiamo monitorando. Invito ai cittadini di non avvicinarsi ai fiumi: il vero pericolo sono gli sfondamenti arginali. Evitare anche scantinati e zone prospicienti i corsi d’acqua“.

Anche in Spagna la tempesta Ciaran ha causato gravi conseguenze; in particolar modo a Madrid, Alicante e Barcellona. 

Stando a quanto riferito dalle stazioni meteorologiche fino al prossimo 9 di novembre le temperature saranno stabili e le precipitazioni contenute. Tuttavia, nel periodo successivo l’Italia andrà incontro a una perturbazione polare che potrebbe essere causa di nuovi nubifragi.

Un autunno che spacca l’Italia in due

E mentre in queste ore il Paese è dilaniato dal passaggio di una tempesta, durante le scorse settimane le temperature anomale hanno acuito il gap tra Nord e Sud della Penisola. Freddo e mal tempo avevano già conquistato la Lombardia, il Piemonte e il Veneto. La Sicilia, la Puglia, la Campania e la Calabria, invece, facevano i conti con le colonnine di mercurio che ancora sfioravano i trenta gradi.

Un autunno anomalo, per l’appunto. Inevitabile imputare tale instabilità ai cambiamenti climatici; si sta infatti assistendo a quella che può definirsi una destagionalizzazione. Le temperature sono di uno due punti superiori alla media stagionale. Dati poco incoraggianti rispetto al futuro che l’Italia e l’intero Pianeta dovranno affrontare nei prossimi anni.

 

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