Women Excellence Award 2023: premiate le eccellenze dal business all’innovazione

L’ultimo giorno di novembre (mese in cui ricorre la Giornata Internazionale dell’eliminazione della violenza contro le donne) è stato dedicato alle eccellenze femminili negli ambiti del business e dell’associazionismo; si sono infatti tenuti i Women Excellence Award, durante la serata di gala “Ispirare il futuro”, andata in scena presso il teatro lirico Giorgio Gaber di Milano. 

Una manifestazione, realizzata all’interno del progetto internazionale “Women at the Top” organizzato da Il Sole 24 Ore, in collaborazione con il Financial Times e la media partnership di Sky TG24, che ha inteso celebrare e porre in luce storie di successo di donne vincenti, che sono state in grado di ottenere risultati importanti sul piano professionale o al servizio del bene comune.

Le quattro categorie e la giuria

Quattro le categorie premiate durante la serata: Business, International, No Profit, Open Innovation. Inoltre, è stata poi assegnata una menzione di merito  a Valerie Biden per la sua imponente esperienza nel campo della comunicazione politica. Biden, a tal proposito, vede all’attivo 50 campagne elettorali svoltesi sotto la sua guida; la menzione è arrivata anche per l’impegno profuso a sostegno della crescita del ruolo delle donne in politica e della leadership femminile al servizio in organizzazioni no profit come Women’s Campaign International.

In merito alle candidature selezionate, sono stati oltre 200 i profili considerati. Si tratta di donne che si muovono in diversi ambiti e che ricoprono ruoli apicali e di spicco. Dunque, manager, imprenditrici e attiviste. 

A valutare i curricula e a decretare le vincitrici per ogni singola categoria, una giuria presieduta dalla Presidente Borsa Italiana S.p.A. e dalla Vicepresidente Il Sole 24 Ore S.p.A Claudia Parzani, e composta da: Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice delegata Gruppo 24 ORE, Giuseppe De Bellis, Direttore Sky Tg24, Orson Francescone, Managing Director FT Live, Silvia Sciorilli Borrelli, Corrispondente da Milano per il Financial Times, Donatella Sciuto, Rettrice Politecnico di Milano, e Laura Zanetti, Presidente Italmobiliare S.p.a. e Associate Professor of Corporate Finance Bocconi.

Donne al vertice

La giornata ha visto avvicendarsi, altresì, dialoghi e commenti con e da parte di donne che quotidianamente lavorano per l’empowerment femminile. Sono, infatti, intervenute voci autorevoli quali, ad esempio, quelle di Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato alla Cultura, la stessa Valerie Biden,  Regina Corradini D’Arienzo, CEO Simest, Luisa Todini, Presidente e Amministratore Todini Finanziaria. 

Ha ottenuto uno spazio importante anche il cinema, proprio perché uno dei mezzi ancora ritenuti tra i più efficaci per trasmettere messaggi di enorme valore sociale. Ne hanno parlato l’attrice Anna Foglietta e Chiara Sbarigia, Presidente Cinecittà SpA.

Occupazione femminile: a che punto siamo

Un evento, quello realizzato da Il Sole 24 Ore, che illumina la strada per il successo e che celebra le eccellenze. Importante la partecipazione, così come l’attenzione posta sul tema. 

Va però valutato anche un ulteriore fattore: in Italia la strada da percorrere è lunga. L’occupazione femminile è in crescita; stando infatti alle rilevazioni Istat dello scorso aprile si è registrato un +1,4% (su base annua). Un dato che fa ben sperare; tuttavia, analizzando i numeri nello specifico, in merito ai ruoli apicali e al gender pay gap, l’ottimismo sfuma. 

EY (network mondiale di servizi professionali di consulenza direzionale, revisione contabile, fiscalità, transaction e formazione), in collaborazione con Swg, ha lanciato un sondaggio, dal titolo “La leadership al femminile nel mondo del lavoro”, che va proprio a mettere i puntini sulle i in merito alla condizione delle lavoratrici nel Bel Paese. 

L’indagine ha coinvolto 700 persone, tra cui 500 lavoratrici fra i 30 e i 50 anni, 105 donne e 105 uomini impiegati come manager/dirigenti/quadri/imprenditori.

Stefania Radoccia, Tax & Law Managing Partner di EY in Italia, ha commentato i dati ricavati dal sondaggio esprimendo dapprima sollievo in merito alla percezione che sia uomini sia donne hanno, allo stato attuale, della leadership femminile. “Dalla nostra analisi emerge – ha spiegato – che è cresciuta del 19% tra i dirigenti, uomini e donne, la percezione che la leadership femminile consenta alle imprese di raggiungere meglio gli obiettivi aziendali. Mai prima d’ora vi è stata così tanta consapevolezza della necessità e dei benefici di sostenere e promuovere le donne nel corso della loro carriera lavorativa”.

Poi la nota stonata: Tuttavia la percentuale di donne che ricoprono ruoli dirigenziali rimane ancora estremamente contenuta: le donne nei Cda delle società italiane hanno raggiunto il 43% a fine 2022, ma sono ancora poche le presenze ai vertici, nel 2% dei casi amministratrici delegate e nel 4% presidenti”.

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