La vela oltre i limiti: la storia di Marco Rossato e de “I Timonieri Sbandati”

Una missione portata avanti con passione e costanza, quella de “I Timonieri Sbandati”, associazione di cui Marco Rossato è fondatore e Presidente: far avvicinare anche le persone con disabilità alla Vela ed alla Navigazione.

Vicentino, classe 1974, da sempre appassionato del mare, Marco Rossato è un velista paraplegico, costretto sulla sedia a rotelle per un grave incidente in moto avvenuto nel 2001.

Primo Atleta paraplegico ad aver circumnavigato l’Italia in solitaria da Venezia a Genova, da aprile a settembre del 2018, con il suo fedele amico a quattro zampe Muttley. Ha percorso le coste italiane in solitaria per ben 1648 miglia.

È una persona carica di contagioso entusiasmo, di energia, con la voglia di portare fuori di casa – e perché no, in mare! – le persone con disabilità e con il desiderio di “fare sempre di più e sempre meglio per poter dimostrare che la parola impossibile non esiste. È solo qualcosa che non hai ancora provato a fare.”.

Marco Rossato e Muttley
Credits Malí Erotico

Il giro di “riscaldamento” dell’arcipelago toscano dal 3 al 25 aprile

Un giro di riscaldamento, quello dell’arcipelago toscano in programma dal 3 al 25 aprile. Subito il lancio nella sua prossima impresa, un Giro d’Italia in doppio, che prenderà il largo – è il caso di dire – dal prossimo 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica durante il Salone Nautico di Venezia all’Arsenale e terminerà a settembre al Salone Nautico di Genova.

Marco condividerà le tappe con altrettante speciali persone dallo spirito avventuriero oltre ad estendere gli orizzonti su altri temi. Tra questi: l’abbattimento delle barriere architettoniche, il turismo e sociale e una particolare attenzione per l’ambiente.

A bordo di Tornavento, imbarcazione 100% elettrica, capace di ospitare contemporaneamente fino a 5 carrozzine nel pozzetto, si potranno formare nuovi e speciali navigatori con disabilità motorie.

E con tante responsabilità! Verranno affidati loro la documentazione dell’accessibilità agli approdi nei porti, fornendo preziosi consigli e soluzioni utili per interventi futuri, volti a migliorare il comfort di ogni diportista, ed il racconto delle meraviglie dei paesaggi della nostra Italia visti dal mare. Si racconteranno, inoltre, accompagnando Marco nei tratti delle varie tappe che condivideranno. Il tutto impegnandosi nella raccolta della plastica che incontreranno sulla rotta.

Sarà possibile seguire in tempo reale la posizione geografica delle rotte e video in “Live on board” che l’equipaggio pubblicherà sui canali social.

Un progetto ambizioso, con un’attenzione volta sempre più al green anche per quanto riguarda la navigazione, silenziosa, spinta solo dal vento oppure dal motore, alimentato a sua volta quanto più possibile da fonte solare e idroelettrica. Anche gli strumenti e i servizi a bordo verranno alimentati dall’energia solare. La sfida nella sfida è quella di cercare di raggiungere la totale autonomia energetica.

Tutte le manovre saranno eseguite dal pozzetto e questo consentirà all’equipaggio a bordo la totale autonomia, dallo spiegare le vele alla gestione del complesso di operazioni proprie della navigazione. Inoltre, per permettere di superare il livello tra pozzetto e sottocoperta, si utilizzerà un’apposita pedana elevatrice.

“Solo Atlantic”: la traversata atlantica di Marco Rossato

Terminato il Giro d’Italia sarà la volta di “Solo Atlantic”, la traversata atlantica che vedrà Marco partire in solitaria. “Solo Atlantic – racconta Marco – è il progetto che riunisce l’amore per il mare e la vela, lo spirito e la missione dell’inclusione sociale, le innovazioni tecnologiche nel settore nautico, le nuove conquiste dell’Intelligenza Artificiale e delle energie rinnovabili, per dimostrare che è possibile navigare al largo in sicurezza e in modo sostenibile.”

Prima tappa Sète, in Francia – con il catamarano Together a ricordare anche con il nome quanto il progetto sia reso possibile grazie all’impegno di tante persone, insieme. Poi sarà la volta di Barcellona, Isole Canarie e via nell’Atlantico fino a Guadalupe. Completata la traversata, pausa invernale. L’equipaggio tornerà a salpare per raggiungere quanto prima possibile Miami, in attesa del momento migliore per concludere il viaggio a New York, Manhattan. Lì ad attendere Marco e il suo team ci sarà un incontro, presso la sede delle Nazioni Unite, per la consegna simbolica della Convenzione ONU che sancisce i diritti delle persone disabili.

Al suo rientro in Italia, l’imbarcazione sarà pronta a navigare di nuovo nel Mediterraneo per raccontare, ascoltare, far parlare di sé e del suo skipper, delle opportunità che il progresso della tecnologia può e deve mettere al servizio anche in questo ambito ed accogliere a bordo per formare tanti altri nuovi speciali skipper.

“La mia famiglia è la mia forza”

Per Marco Rossato il lungo viaggio sarà anche un tavolo da lavoro e di studio per sviluppare una navigazione più sicura e più agevole. Per tutti.

“La forza e la tenacia per arrivare fin qui – prosegue Marco – mi sono state trasmesse dalla mia famiglia. Sono stato supportato da pochi veri amici, quelli più cari, e da tutte le persone con disabilità che ho avuto l’opportunità di conoscere negli anni e con le quali ho intrapreso diversi viaggi in barca.

Voglio condividere questo viaggio e comunicare che la paura fa parte del gioco e non può mancare, ma anche ricordare a tutti che i limiti sono nati per essere superati.”.

@Photocredits Malí Erotico

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