Più di un’apertura. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha aperto alla possibilità di potenziare l’organico docenti per l’anno scolastico 2023/2024. È al vaglio, infatti, un piano che, dopo le dovute verifiche, potrebbe irrobustire il corpo degli insegnati e al tempo stesso rispondere alle esigenze degli istituti scolastici e degli studenti.
Più docenti per tre obiettivi
Il sistema educativo nazionale è al centro dell’agenda politica. Come riporta una nota del dicastero di Viale di Trastevere, l’assunzione di nuovi insegnanti per il prossimo anno scolastico è necessaria a garantire una maggiore continuità didattica, a ridurre il precariato e a fornire delle risposte concrete alle esigenze degli studenti con disabilità.
Senza utilizzare il condizionale, il Ministro Valditara, intervistato dal Corriere delle Sera, ha affermato che in estate si farà il concorso per i precari con tre anni di anzianità o che hanno già 24 crediti formativi. Se il numero di cattedre da assegnare è cospicuo, circa 25.000, il problema di fondo riguarda la tempistica del processo di selezione. Con ogni probabilità non terminerà entro l’inizio del nuovo anno scolastico. Per ovviare a tale criticità, il Ministro sta “lavorando con i sindacati ad un piano straordinario di reclutamento extra PNRR”.
Un’ipotesi sarebbe quella di fare ricorso allo strumento operativo previsto dal comma 4 dell’articolo 59 del decreto 73/2021, così come riportato da orrizontescuola.it. Il meccanismo prevede che i docenti inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze vengano valutati per un anno, con la possibilità di trasformare il loro contratto a tempo determinato in un indeterminato al termine dell’anno scolastico e di formazione.
Tutor e PNRR, tutte le altre novità
Ma le novità riguardanti la scuola non finiscono qui. “Da settembre – come ha illustrato il Ministro al quotidiano di via Solferino – debutteranno 40 mila tutor per gli studenti degli ultimi tre anni di scuola superiore e circa 10 mila orientatori, uno per ogni scuola. Progressivamente avremo 100 mila tutor, dalla prima media alla quinta superiore.” Il compito di quest’ultimi, che avranno un incremento di retribuzione fino a 4.675 euro all’anno, a seconda del numero di studenti di cui si occuperanno, sarà quello di predisporre un percorso personalizzato per aiutare gli alunni in difficoltà o i ragazzi con particolari fabbisogni a recuperare nelle materie in cui vanno male. Le lezioni, come ribadisce il Ministro, “saranno anche dopo l’orario scolastico. Offriamo così un servizio di recupero per i ragazzi di famiglie che non potrebbero pagare le ripetizioni.”
Gli interventi del Ministero dell’Istruzione e del Merito incideranno anche sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A giugno, infatti, stando al cronoprogramma, dovrebbero essere assegnati i 2,5 miliardi di euro per i lavori dei nuovi nidi e delle scuole dell’infanzia. Per raggiungere tutti gli obiettivi in questo ambito, il Governo, su richiesta degli Enti locali, ha chiesto alla Commissione Europea una proroga di sei mesi. “Scontiamo ritardi rilevanti – ha ribadito il Ministro Valditara – perché il Governo precedente non aveva predisposto procedure semplificate, che ora abbiamo attivato.”