Scommesse e ludopatia: il calcio italiano nuovamente sotto shock

Amarezza ed inquietudine. Incredulità e pure avvilimento per il degrado morale e la mancanza di integrità da parte di giovani artisti dell’arte pedatoria. L’Italia dello sport, in particolare del calcio, è sotto shock per un altro triste e buio capitolo della sua storia. Le vicende riguardanti le scommesse illegali perpetrate da alcuni calciatori e i casi di ludopatia, di cui soffrirebbero alcuni dei suoi migliori giovani, stanno lasciando strascichi ed un mix di sentimenti contrastanti che confluiscono in una parola: delusione.

Scommesse: dopo fagioli, la Procura indaga su Zaniolo e Tonali

Dopo lo juventino Nicolò Fagioli, che si è autodenunciato per aver effettuato puntate anche su partite di calcio tramite piattaforme illegali, nella giornata di giovedì 12 ottobre, le forze dell’ordine hanno notificato atti di indagine a due calciatore della Nazionale italiana. La Procura della Repubblica di Torino, infatti, vuole ascoltare Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. I due centrocampisti hanno lasciato il ritiro di Coverciano, dove la Nazionale di Luciano Spalletti sta preparando il doppio impegno contro Malta ed Inghilterra, valevole per le qualificazioni agli Europei del prossimo anno in Germania, per mettersi a disposizione delle autorità giudiziarie.

Le parole del CT Luciano Spalletti

Ai microfoni di Sky il Commissario Tecnico Luciano Spalletti ha espresso l’amarezza del gruppo e la volontà di rimanere vicino a due dei suoi Campioni: “È giusto cercare di aiutarli a difendersi, poi c’è la giustizia che farà il suo corso. Se sono state fatte delle cose irregolari, è giusto pagare”. Subito dopo il CT ha anche aggiunto: “Dobbiamo parlare del rischio di cadere in queste tentazioni, spiegare a questi giovani che ci sono delle insidie”.

Gli interventi di Casini (Lega Serie A) e del Ministro Abodi

Della necessità di educare i giovani sui rischi e di fare tutto il possibile per affermare e valorizzare l’integrità morale degli atleti ne hanno parlato anche il Presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, ed il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Se per Casini, come spiegato all’ANSA, “il tema chiave è il ruolo che l’educazione e la scuola possono e devono avere per formare i giovani e favorire una cultura sportiva sana e nel rispetto delle regole”, per il Ministro dello Sport “ci vuole un’ulteriore presa di coscienza e assunzione di responsabilità, individuale e di sistema”.

Al Foro Italico, dove nella mattinata di venerdì 13 ottobre si è svolto l’evento Tennis& Friends, commentando i casi legati alle scommesse, Abodi ha altresì aggiunto: “Lavorerò, confrontandomi con altri colleghi ed il mondo dello sport, per l’elaborazione di una carta dei doveri, nella quale doping, scommesse illecite e visioni di trasmissioni su piattaforma pirata siano esplicitate in un atto che ogni tesserato, soprattutto di sport professionistici, dovrà sottoscrivere, perché evidentemente quello che recitano i contratti e i codici etici non bastano”.

Scommesse nel calcio, le parole del Ministro Abodi in occasione di Tennis & Friends
Il Ministro Abodi, in occasione di Tennis & Friends, sulla vicenda scommesse ha dichiarato: “ci vuole un’ulteriore presa di coscienza e assunzione di responsabilità, individuale e di sistema”

La reazione della stampa inglese

Lo scandalo scommesse, visto il coinvolgimento di due giocatori della Nazionale, ha già valicato le Alpi. Oltremanica, dove giocano Zaniolo (West Ham) e Tonali (Newcastle), si parla di Bet Shock. Il caso fa rumore, nonostante la magistratura non abbia ancora accertato eventuali responsabilità da parte dei due atleti.

Negli ultimi mesi, sul tema scommesse le cronache inglesi si sono arricchite dei casi di Ivan Toney, terzo miglior marcatore della Premier 2022/2023, e di Harry Toffolo. Per aver violato le norme federali e scommesso ripetutamente, i due calciatori sono stati squalificati rispettivamente per 8 e 5 mesi (la squalifica di Toffolo è sospesa fino alla stagione 2025/2026).

Il rischio che la lista non sia finita

Fagioli, Tonali e Zaniolo non sarebbero gli unici calciatori o tesserati coinvolti in puntate su eventi sportivi tramite piattaforme illegali, ovvero siti non autorizzati e senza alcuna licenza da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, già nota come AAMS (Amministrazione Accentrata dei Monopoli di Stato). Il rischio che la lista si allunghi è concreto. Purtroppo, in questo momento, sembra che la magistratura arrivi sempre con qualche ora o giorno di ritardo rispetto alle soffiate di alcuni organi di informazione.

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