A novembre il via libera al bilancio UE 2025, ma qual è il piano?

Il 19 giugno 2024 la Commissione europea ha presentato al Parlamento europeo la proposta di bilancio UE 2025. Il rendiconto economico proposto, pari a 199,7 miliardi di euro, sarà integrato da circa 72 miliardi di euro stimati da NextGenerationEU. Questa consistente dotazione finanziaria sosterrà priorità politiche e obiettivi dell’UE, nonché le revisioni apportate nel febbraio 2024 al Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 (QFP), per bilanciare l’aumento delle spese dovuto alle molteplici crisi.

La proposta di bilancio si concentra sulle transizioni verdi e digitali, sulla creazione di posti di lavoro e sul rafforzamento della resilienza e dell’autonomia strategica dell’Europa. La proposta intende indirizzare i fondi dove possono fare la differenza, in collaborazione e in linea con le esigenze degli Stati membri dell’UE e dei partner in tutto il mondo, per rendere l’Europa più resiliente e adatta al futuro, a vantaggio dei cittadini e delle imprese dell’UE.

La proposta consentirà di sostenere le tecnologie critiche fondamentali attraverso la Piattaforma delle Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP). Fornirà inoltre – in linea con la revisione intermedia del QFP – un sostegno continuo ai rifugiati siriani in Turchia e nella regione in generale e ai Balcani occidentali. Da non sottovalutare anche il sostegno stabile all’Ucraina.

 

Un bilancio per rispondere alle sfide dell’Europa

Il bilancio dell’UE è essenziale per rispondere alle sfide che l’Europa si pone. Difatti, è lo strumento che consente ai Paesi dell’Unione Europea di ottenere insieme più di quanto sarebbero in grado di fare singolarmente, ad esempio finanziando progetti infrastrutturali o rispondendo alle crisi.

Unendo le risorse, restando uniti e supportando tutti gli Stati Membri, i loro cittadini e non solo, il bilancio dell’UE rafforza l’economia e la posizione geopolitica dell’Europa.

Il bilancio a lungo termine dell’UE stabilisce le priorità e i limiti di spesa per diversi anni. Ogni anno viene negoziato e adottato un bilancio annuale entro questi limiti, che viene finanziato principalmente da una parte del reddito nazionale lordo di ciascun Paese dell’UE, dai dazi doganali sulle importazioni da Paesi terzi, da una piccola parte dell’IVA riscossa da ciascun Paese dell’UE e da un contributo basato sulla quantità di rifiuti di imballaggio in plastica non riciclati in ciascuno Stato Membro.

 

Gli stanziamenti per il 2025

Secondo la nuova proposta di bilancio per l’anno 2025, gli stanziamenti principali riguardano 4,3 miliardi di euro in sovvenzioni e 10,9 miliardi di euro in prestiti per lo Strumento per l’Ucraina e 2,4 miliardi di euro per l’azione ambientale e climatica (compresi 771 milioni di euro per il programma LIFE). Erasmus+, con un bilancio totale stanziato di 4 miliardi di euro, dovrebbe continuare come previsto senza tagli, dato che durante la pandemia di Covid-19 sono stati realizzati risparmi grazie alla riduzione delle azioni di mobilità.

Nello specifico, il comunicato stampa della Commissione Europea sul rafforzamento dei finanziamenti volti al sostegno delle priorità europee sintetizza dettagliatamente lo stanziamento dei fondi come segue:

  • 53,8 mld € per la Politica agricola comune
  • 49,2 mld € per lo sviluppo e la coesione regionale
  • 16,3 mld € per sostenere i partner e gli interessi dell’UE nel mondo
  • 4,3 mld € saranno disponibili in sovvenzioni nell’ambito dello Strumento per l’Ucraina
  • 13,5 mld € per la ricerca e l’innovazione
  • 4,6 mld € per gli investimenti strategici europei
  • 2,1 mld € per la spesa dedicata allo spazio, principalmente per il Programma spaziale europeo
  • 11,8 mld € per la resilienza e i valori
  • 2,4 mld € euro per l’ambiente e l’azione per il clima
  • 2,7 mld € per la protezione delle frontiere
  • 2,1 mld € per le spese relative alla migrazione all’interno dell’UE
  • 1,8 mld € per affrontare le sfide della difesa
  • 977 mln € per garantire il funzionamento del Mercato Unico
  • 583 mln € per EU4Health per garantire una risposta sanitaria completa alle esigenze dei cittadini
  • 784 mln € per la sicurezza
  • 196 mln € per connessioni satellitari sicure

Il via libera definitivo al bilancio UE 2025 è previsto per il 18 novembre.

 

Benefici e vantaggi: non solo numeri, ma anche speranza e unione

Questo è un bilancio per un’Unione che serve a tutti noi”, dichiara Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea.

Il bilancio dell’UE, secondo la Commissione Europea, non è mai stato una questione di dare e avere. Al contrario, si è sempre trattato di mettere in comune le risorse, di restare uniti per affrontare le sfide comuni e di creare un valore aggiunto per l’UE. In altre parole, aiutare i cittadini europei a vivere meglio.

Gli esperti concordano: “il bilancio è un elemento centrale del progetto europeo, che ha creato il benessere sociale europeo e continua ad offrire opportunità concrete per tutti” per un’Europa più prospera, sicura e solidale.

Grazie al bilancio, l’UE ha conosciuto una maggiore integrazione e una minore competizione tra gli Stati membri, diventando una voce più forte negli affari globali. Questo ha portato a miglioramenti tangibili quali stabilità, rassicurazione e nuove opportunità per i cittadini, come anche la possibilità di finanziare progetti congiunti attraverso i confini, ponendosi anche come investimento nella crescita professionale dei cittadini.

Il bilancio è benefico per un’Europa che garantisce uguaglianza, giustizia e un aumento del benessere per tutti. Infatti, alla domanda di descrivere in una parola il bilancio europeo, i maggiori esponenti delle istituzioni UE hanno fornito spunti interessanti secondo i quali più che un bilancio, si tratta di un vero e proprio investimento per il futuro. Lo definiscono con una parola: visionario.

Questo perché il bilancio europeo non è solo una questione di numeri, ma un concreto strumento per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo: dal cambiamento climatico alla digitalizzazione. Un pool di risorse condivise per sostenere la crescita e la competitività di tutti gli Stati membri. Non solo, il documento finanziario semina speranza, all’insegna dell’unione, dell’ispirazione e della forza. È lo strumento che rappresenta la volontà comune di costruire un’Europa più coesa, inclusiva e resiliente.

In una frase, il bilancio europeo rappresenta un ritorno tangibile per ogni abitante dell’Unione a 27. Non solo come investimento nel futuro comune, ma anche come generatore di vantaggi concreti per tutti gli Stati membri. Grazie al mercato unico, ad esempio, le imprese di ogni Paese membro hanno accesso a un mercato di oltre 450 milioni di clienti, creando opportunità di crescita e occupazione che nessun Paese potrebbe raggiungere da solo. Inoltre, il bilancio UE sostiene progetti di ricerca, infrastrutture e istruzione in tutti i territori, contribuendo a ridurre le disparità e a rafforzare la coesione sociale ed economica dell’Europa.

In definitiva, questo strumento garantisce a tutti un forte benessere sotto molteplici aspetti. In più, guarda ad un futuro più prospero, sicuro e sostenibile per le generazioni attuali e per quelle future.

Ha contribuito all’articolo Valentina Di Carlantonio

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