Regione Lazio: un “Contributo di Libertà” per l’autonomia delle donne vittime di violenza

E’ ancora aperto il bando della Regione Lazio per agevolare la delicata fase di conquista dell’autonomia personale delle donne, sole o con figlie/i minori, che hanno subito violenza, attraverso un sostegno economico: il “contributo di libertà”.

La misura dell’amministrazione regionale – con un impegno di spesa di otre 500.000 euro – rinnovato nel 2022 dopo un primo intervento nel 2021 – intende contribuire alle spese necessarie al percorso di autonomia: diverse donne si trovano, infatti, a dover ripartire da zero, dopo il percorso di violenza subìto. A seguito di una prima fase di messa in protezione, risulta fondamentale sostenere sia azioni di prevenzione per ridurre il rischio di rientro della donna presso la fonte di violenza, che atti volti al recupero di autonomia psicologica, lavorativa e abitativa da parte della donna stessa e di ricostruzione di un clima sereno ed equilibrato a beneficio dei figli/delle figlie minori.

A quanto ammonta il contributo di libertà?

Il contributo è erogabile nella misura massima di 5.000 euro, come previsto dall’avviso pubblico approvato dalla Regione Lazio su proposta della Direzione Generale, Area Pari Opportunità mediante procedura “a sportello”, fino ad esaurimento delle risorse stanziate.

La richiesta può essere avanzata dalle donne residenti nella Regione Lazio che abbiano intrapreso o siano all’interno di un percorso di fuoriuscita dalla violenza, segnalate dai Centri antiviolenza, dalle Case rifugio e dalle Case di semiautonomia, operanti sul territorio della Regione Lazio e utilizzando esclusivamente la modulistica pubblicata sul sito (https://www.regione.lazio.it/notizie/pari-opportunita/contributo-di-liberta).

Come può essere utilizzato il contributo di libertà?

Le spese ammissibili finalizzate al conseguimento degli obiettivi previsti per la concessione del Contributo di libertà, sono le seguenti:

  • Spese abitative:
    • canoni di affitto con regolare contratto
    • spese condominiali
    • spese per utenze (acqua, gas, elettricità)
    • elettrodomestici di base, mobilio essenziale per la casa e biancheria (lenzuola, coperte, asciugamani)
  • Spese per la donna:
    • farmaci e spese mediche
    • formazione, istruzione e cultura
    • spese per prodotti alimentari
  • Spese per figlie/figli minori:
    • acquisto libri scolastici
    • materiale didattico
    • rette per mensa e doposcuola
    • abbonamento mezzi pubblici
    • attività sportive e ricreative
    • farmaci e spese mediche (comprese le spese ortottiche e ortodontiche)
  • Spese per vestiario

 

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